Udine, 5 mar. (LaPresse) – Non avevo alcun intento polemico, volevo solo difendere il nostro lavoro e quello che stiamo realizzando”. Così Francesco Guidolin torna in conferenza stampa sulle dichiarazioni polemiche rilasciate nel dopo partita contro il Pescara. “Solo chi prova invidia e non vuole guardare la realtà dei fatti può non riconoscere il lavoro di questa squadra che è in corsa per portare a termine un altro campionato straordinario. La grande maggioranza delle persone e dei tifosi – prosegue il tecnico dell’Udinese – ci riconosce questo merito e mi rincuora. Purtroppo troppo spesso c’è l’abitudine a guardare il bicchiere mezzo vuoto”. Adesso che i 40 punti sono stati raggiunti per i bianconeri friulani si aprono nuove prospettive. “Vediamo chi sta immediatamente sopra di noi e facciamo un passo alla volta. L’Europa è molto lontana”, risponde Guidolin.

Sabato sera arriva una Roma in serie vincente da tre partiteà “Affrontiamo la squadra più forte d’Italia dal punto di vista squisitamente tecnico. La Roma gode di un patrimonio tecnico che considero unico e senza eguali in Serie A”, dichiara Guidolin. Continuano a circolare voci sul futuro del tecnico di Castelfranco, ma la risposta non ammette repliche: “Ho sempre detto di voler rimanere a Udine. In quale veste? Ne parliamo a fine stagione. Ribadisco ancora una volta che l’affetto della proprietà e dei friulani mi fanno anteporre il bene dell’Udinese davanti a tutto”. Per Guidolin anche un paio di imbeccate sui singoli, a partire da Muriel. “Il colombiano gioca ancora a sprazzi. Si allena sempre con grande spirito e voglia. Non è ancora al top della forma – spiega l’allenatore bianconero – e ha bisogno di un certo periodo per recuperare dalle accelerazioni prolungate come quella che domenica ha portato al gol di Totò”. Chi invece si sta confermando ad altissimi livelli è il difensore brasiliano Danilo. “Credo che la nostra società sia arrivata prima delle altre ancora una volta. Danilo adesso ha 28 anni e ha confermato in Italia quanto di buono aveva già dimostrato in Brasile. E’ cresciuto tanto – dichiara Guidolin – e siamo felici di averlo con noi. E’ diventato un leader, un elemento trainante del gruppo alla pari di Domizzi e Totò. Questo vorrei sottolineare – conclude il tecnico bianconero – all’Adriatico di Pescara siamo scesi in campo con otto giovani e i tre senatori appena citati che si sono rivelati ancora una volta molto importanti dal punto di vista tecnico e del comportamento. La formazione con cui Allegri ha schierato il Milan in campo contro la Lazio ha 28 anni in più degli undici bianconeri scesi sul terreno dell’Adriatico”.

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