Monte Zoncolan (Udine), 31 mag. (LaPresse) – Sulla salita più dura d’Europa si decide il destino del Giro d’Italia. La 20/a e penultima tappa della corsa rosa 2014 è anche la più attesa: partenza da Maniago ed arrivo sul ‘Kaiser’ Zoncolan dopo 167 km. Dopo la trionfale cronoscalata di ieri da Bassano a Cima Grappa, Nairo Quintana è atteso dall’ultimo sforzo. La maglia rosa può gestire un vantaggio di 3’07” sul connazionale Rigoberto Uran e di 3’48” su Fabio Aru, ieri autore di uno scatto d’altri tempi. Il giovane sardo, ora terzo nella generale, ha infiammato il pubblico chiudendo con appena 17″ dal colombiano della Movistar e prenotando un posto sul podio. Uran deve inventarsi un autentico capolavoro se pensa ancora alla ‘remuntada’. E anche oggi sono già in migliaia i tifosi ai bordi dei terribili tornanti della montagna.

I giochi sembrano ormai fatti per il gradino più alto del podio, ma non va sottovalutata la durissima frazione che aspetta oggi i 156 ‘sopravvissuti’. La prima parte si snoda attraverso le colline del Friuli. Da Tolmezzo, ecco le montagne: Passo del Pura (circa 9 km, con pendenza all’8% e punte a doppia cifra), Sella di Razzo (15 km di salita al 5,5% ma con punte di oltre il 10%) e poi sua maestà lo Zoncolan, che verrà affrontato, dopo una lunga discesa verso la valle del Torrente Degano, dal versante classico di Ovaro. Una tremenda scalata verso l”olimpo’ dei ciclismo: 10,1 km, dislivello di 1203 metri e una pendenza media di oltre l’11%, con una punta di ben 22%. Numeri che ben rendono la leggenda del ‘Kaiser’.

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