Svelata la nuova "rossa" che concorrerà nel prossimo campionato di F1

Dopo la presentazioni delle vetture di altre scuderie oggi è arrivato il giorno della rossa Ferrari. Il Cavallino rampante presenta la nuova monoposto con cui i piloti Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen cercheranno di riportare in Italia il titolo piloti che manca dal 2007 nel circus della F1.  

Si chiama SF70H la nuova auto per il campionato del mondo di Formula 1. Un nome che è un omaggio ai 70 anni della Scuderia Ferrari. La vettura è stata resa pubblica in un video sul sito della 'Rossa'. La 'H' invece fa riferimento alla motorizzazione Hybrid. Rispetto alle ultime edizioni la vettura è caratterizzata maggiormente dal colore rosso con il bianco che trova spazio solamente sugli alettoni anteriori e sul retrotreno dove campeggia anche un tricolore.

LE CARATTERISTICHE. 

La 63esima monoposto concepita e realizzata da Scuderia Ferrari per il mondiale Formula 1 è 'figlia' di un cambiamento regolamentare che ha pochi precedenti nella storia della categoria, si legge sul sito della casa di Maranello. In passato, infatti, si è andati quasi sempre verso norme che limitassero le prestazioni delle monoposto. Quest'anno, invece, è stata presa la direzione opposta: ovvero aumento di carico aerodinamico e aderenza meccanica.

CONCETTO AERODINAMICO – In questa ottica, tutto il gruppo della Gestione Sportiva ha lavorato sulla ricerca del giusto compromesso tra deportanza (ovvero carico) e resistenza aerodinamica. Le nuove gomme Pirelli, infatti, sono ben più larghe che in passato: 6 cm (ciascuna) all'anteriore, 8 al posteriore. La maggiore sezione frontale costituisce un 'freno' all'avanzamento, così come lo stesso maggior carico derivante dall'ala anteriore, dal fondo scocca e dal diffusore a norma 2017. Per contro questo carico, unito alla maggiore impronta a terra delle gomme, si traduce in maggiore aderenza e quindi velocità in curva.

TELAIO – Numerose le differenze tra il progetto 668 e le Ferrari del recente passato: il muso allungato e l'ala a freccia sono frutto dei regolamenti, così come la vistosa 'pinna' sul cofano motore e le appendici aerodinamiche più complesse davanti alla presa d'aria delle fiancate, la cui forma particolare è stata studiata in armonia con il posizionamento della struttura anti-intrusione. All'anteriore è visibile un condotto con funzioni aerodinamiche, mentre alle spalle del pilota l'archetto di protezione (roll-hoop) che ingloba la presa dinamica del motore è totalmente ridisegnato. Rivisto anche l'alloggiamento delle sospensioni, che mantengono lo schema a puntone (push-rod) davanti e a tirante (pull-rod) sul retrotreno. Mozzi e dadi ruota sono stati ridisegnati per agevolare il lavoro dei meccanici durante i cambi gomme. Infine, sempre in funzione delle prestazioni previste quest'anno, si è provveduto a ridimensionare la servoguida e l'impianto frenante.

POWER UNIT – A differenza dell'aerodinamica, nel campo della propulsione il regolamento ha subìto poche variazioni. La principale riguarda la quantità di benzina utilizzabile da ciascuna vettura in gara: prevedendo, viste l'incremento prestazionale, una maggior percentuale di tempo sul giro a pieno regime, passata da 100 a 105 Kg totali, mantenendo però la stessa portata massima di carburante (100 Kg/ora). Il motore 062 rappresenta un deciso passo avanti rispetto alla versione precedente nella ricerca di prestazioni. La disposizione di alcune componenti meccaniche dell'ibrido è stata rivista, mentre altre soluzioni conservano uno schema simile a quello 2016. Dal punto di vista sportivo, l'abolizione dei sistema dei 'Tokens', o gettoni, darà alla squadra una maggiore libertà per gli sviluppi in corso di stagione.
 

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