Out entrambe le Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, costretto al ritiro mentre si trovava al quarto posto

Trionfo Verstappen, ritiro Hamilton, podio Vettel. Che va di nuovo in testa al campionato con un punto di vantaggio sull'inglese.

È presto per dire se il Gran Premio d'Austria sarà stato decisivo nella lotta per il titolo mondiale, di certo la gara di Zeltweg – una delle più combattute della stagione – rischia di rappresentare un crocevia importante nei destini incrociati dei due duellanti per il titolo iridato. Il pilota della Ferrari, costretto a partire dal sesto posto in griglia dopo la penalità arrivata in qualifica per aver ostacolato Carlos Sainz, ha superato prima in pista e soprattutto in classifica il rivale, appiedato dalla sua W09 mentre si trovava al quarto posto, in un weekend nero per le Mercedes, con il doppio ritiro Bottas-Hamilton per problemi di affidabilità arrivato in una gara che si era messa benissimo dopo la partenza per le 'Frecce d'Argento', con il britannico a guidare il grupppo davanti al compagno di squadra, scattato dalla pole ma 'bruciato' nei primi metri dal campione del mondo in carica.

La svolta è arrivata invece al 14° giro, primo scossone di una gara ricca di colpi di scena. Bottas è uscito di scena per un problema idraulico. Red Bull e Ferrari hanno approfittato della virtual safety car per fare la sosta ai box, Mercedes è rimasta a guardare. E quando Lewis Hamilton, fin lì in vetta, è rientrato per il cambio gomme, si è ritrovato dietro alle due Red Bull e in mezzo alle Ferrari di Raikkonen e Vettel, risalito al quinto posto dopo una partenza in cui ha pensato più a evitare guai che ad attaccare. Una gara diventata improvvisamente complicata per Lewis e rovinata dallo stop forzato a meno di dieci tornate dalla bandiera a scacchi.

Oltre allo zero in casella punti delle Mercedes, scavalcata della scuderia di Maranello anche nel Mondiale costruttori, la sorpresa di giornata è però la competitività della Red Bull sempre più in crescita. Con un Max Verstappen mattatore nella marea orange del Red Bull Ring, che una volta al comando ha resistito al ritorno di Kimi Raikkonen, finalmente aggressivo e al secondo podio di fila, e a quello di Sebastian Vettel, terzo dopo aver scavalcato in pista Hamilton (prima del ritiro) e approfittato del ritiro di Daniel Ricciardo, altro protagonista uscito di scena per problemi tecnici. Oltre alla scuderia con le ali fa festa anche la Haas, che a Spielberg centra il miglior risultato della sua storia, raccogliendo un quarto posto di Grosjean e un quinto di Magnussen. Al pubblico di Zeltweg, località austriaca diventata per un weekend succursale olandese, sembra importare però solo del baby prodigio figlio di Jos. Che si gode la gioia per una vittoria, la quarta in carriera e la prima stagione, insperata soprattutto dopo le difficoltà nelle libere del venerdì.

"È stato fantastico, è incredibile. E' stato difficile oggi gestire le gomme. È stata una bella giornata, spero di poter continuare così", ha ammesso Max, che ha guidato da veterano incassando sia i complimenti di Vettel ("vittoria meritatissima") che quelli del suo team principal Chris Horner ("gara matura, è stato molto disciplinato"). Il Cavallino Rampante vede il bicchiere mezzo pieno in virtù della debacle della Mercedes e del nuovo sorpasso di Vettel in cima alla classifica mondiale.

"È una giornata positiva – ha sottolineato il tedesco – . È stata una buona gara senza errori, abbiamo cercato di prendere Max ma alla fine non ci siamo riusciti. La partenza? Sarebbe stato meglio trovarsi un po' più avanti, ma mi sono trovato senza spazio e ho perso un po' di slancio. Ho dovuto lottare con le Renault e le Haas all'inizio della gara e ho perso un po' di terreno". Resta un pizzico di rammarico perché "senza penalità penso che sarebbe stato possibile vincere – ha poi aggiunto Seb in conferenza – È un buon risultato ma senza penalità credo sarebbe stata un'altra gara". Discorso simile per Kimi Raikkonen, che a tratti ha cullato anche ambizioni di vittoria. "Forse abbiamo un po' esagerato nell'andare troppo cauti, la macchina era grandiosa oggi. È stata davvero una bella gara per il team", ha spiegato il finlandese. "Non so se sarebbe stato possibile vincere con più giri a disposizione, la cosa positiva è che avevamo una bella velocità, quando la gomma ha iniziato a funzionare siamo andati bene – ha aggiunto 'Iceman' – Le Mercedes? Per loro è stata una giornata terribile ma noi volevamo vincere".

Prova a prenderla con filosofia Lewis Hamilton. "Sicuramente è il weekend più difficile da parecchio tempo a questa parte per noi. Ci sarà tanto di parlare. Dall'affidabilità alla strategia", ha ammesso senza mezzi termini il britannico, che si avvicina nel peggiore dei modi alla gara di casa, in programma tra una sola settimana, a Silverstone. "E' andata come è andata, non posso farci nulla, dobbiamo raccogliere le forze e capire qual è il problema e poi cercare di correggere – ha aggiunto indicando la strada da seguire – Sono sicuro che i ragazzi lo faranno". Il tempo delle riflessioni tuttavia è poco: tra qualche giorno il circus della Formula 1 sbarca in Inghilterra per il decimo appuntamento stagionale. Con un Lewis Hamilton a caccia dell'immediato riscatto.
 

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