Lisbona (Portogallo), 23 apr. (LaPresse) – “Queste sono situazioni che devono esaltarci”. Antonio Conte, allenatore della Juventus, presenta così l’andata della semifinale di Europa League che vedrà i bianconeri scendere in campo a Lisbona contro il Benfica. Al tecnico viene chiesto se per lui sia l’ultimo esame per essere considerato all’altezza dei grandi tecnici europei: “Ogni anno, qualsiasi allenatore è sempre sotto esame per qualsiasi obiettivo che gli si pone davanti. Io sono sereno, cerco di fare il mio meglio, e questo non significa vincere per forza”, chiarisce Conte in conferenza stampa. “Ho avuto il piacere, la fortuna e la bravura di vincere quello che si poteva vincere. Siamo al terzo anno, ma la bravura di un tecnico non si misura con le vittorie, bensì – sottolinea – in base a quello che si fa in campo, a quello che pensano i giocatori e la società”.

A Lisbona la Juventus affronterà una squadra fresca di trionfo in campionato: “Il fatto di aver già portato a casa un titolo nazionale che mancava dal 2010 è molto positivo, perché c’è già una sicurezza, qualcosa di vinto e importante. Noi questo traguardo lo dobbiamo raggiungere e quindi, tra virgolette, è un onere in più. Il Benfica – prosegue Conte – può concentrarsi sulla semifinale, noi dobbiamo dividerci tra Europa League, campionato e di nuovo Europa League. Sono situazioni che, arrivati, in questo periodo devono esaltarci. Sono momenti stancanti, ma molto esaltanti”. “Se ho chiesto consigli a Benitez (lo spagnolo ha guidato il Chelsea alla vittoria contro il Benfica in finale Europa League 2013, ndr)? Non ho telefonato a nessuno, mi fido dei miei collaboratori e di me stesso, ho visto tante partite del Benfica e ribadisco che è una squadra molto forte”.

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