Roma, 23 apr. (LaPresse) – L’ex campione olimpico della 50km di marcia alle Olimpiadi di Pechini, Alex Schwazer, è stato squalificato per tre anni e e sei mesi dal dal Tribunale nazionale antidoping (Tna), per essere risultato positivo all’EPO (eritropoietina) in un controllo della WADA effettuato il 30 luglio a Racines e sospeso dal 6 agosto, alla vigilia della gara ai Giochi di Londra. Potra’ tornare a gareggiare dal 30 gennaio 2016. La Procura antidoping aveva chiesto uno stop di 4 anni per l’atleta altoatesino. Schwazer è stato inoltre condannato al pagamento delle spese del procedimento quantificate in euro 5.500,00.

“Non mi sono stati fatti sconti. Mi aspettavo una sentenza più favorevole, vedendo l’esito ho invece la sensazione che questi mio caso sia diventato molto importante per delle persone che devono far vedere che l’antidoping esiste ed è severo”. Così Alex Schwazer commenta in conferenza stampa la sentenza di condanna a 3 anni e sei mesi per doping da parte del Tribunale nazionale antidoping.

“Io sono stato trasparente, ho ammesso quello che ho fatto. Mi sono messo a disposizione per raccontare la mia vicenda – ha aggiunto l’ex olimpionico di Pechino – e mi aspettavo più comprensione”. Schwazer spiega ancora che “non potevo fornire dati che si aspettavano. E’ un dato di fatto, io ho comperato l’Epo da solo e non posso dire me l’ha dato x o y. Mi sembra che chi si dopa e non dice niente va via con due anni. Mi aspettavo un po’ più comprensione”.

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