Bruxelles (Belgio), 12 nov. (LaPresse) – “Il mio futuro e il mio prosieguo con la Nazionale dipenderà molto dagli Europei”. Lo ha detto Antonio Conte, ct della Nazionale, nel corso della tradizionale intervista esclusiva ai microfoni della Rai prima della gara dell’Italia contro il Belgio. Nell’estratto mandato in onda nel corso della trasmissione Zona 11, il ct azzurro ha aggiunto: “Andremo agli Europei per fare bene, ci sarà il massimo impegno”.

“In questi giorni abbiamo raccolto ulteriori dati in vista degli Europei, abbiamo lavorato bene sul campo e sono contento dei ragazzi per l’applicazione e disponibilità che dimostrano“. Così Conte, invece, nel corso della conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole contro il Belgio. “Stiamo preparando una gara importante per testarci contro i migliori. Cercheremo di fare del nostro meglio – dice ancora Conte – ma qualsiasi cosa accada non dobbiamo ne esaltarci e ne abbatterci, ma solo fare le opportune riflessioni per vedere dove possiamo arrivare”.

“La formazione sarà molto vicina a quella vista sui giornali in questi giorni. Sarà una partita importante per trovare le alternative a delle certezze”, prosegue Conte. “Loro affrontano una squadra importante come l’Italia e saranno animati da grande furore. Sono primi nel ranking e noi vogliamo far bene. Aldilà del risultato vogliamo giocare a calcio, dare un’impronta e fare la partita. Se il Belgio si dimostrerà più forte ne prenderemo atto, mi attendo indicazioni importanti in vista dell’Europeo”, dice ancora Conte che poi ribadisce uno dei suoi credi: “Se vogliamo fare cose straordinarie servono uomini e calciatori straordinari, questo è fondamentale. Non verremo qui per difenderci e cercare il gol in contropiede, ma giocheremo a viso aperto la nostra partita”.

BELGIO RICCO DI TALENTO. Il tecnico ha parlato degli avversari: “In Belgio tutte le società mettono sempre a disposizione i giocatori per la Nazionale. Da noi questo non avviene e diventa difficile cambiare le cose se non si cambia”, prosegue Conte a proposito dell’attività della federazione belga. “Noi cerchiamo di monitorare le Under, che anche lavorano una volta al mese. Qui si è fatto qualcosa di forte, tutte le società hanno aderito a questo progetto”, prosegue Conte. A Conte viene poi chiesto cosa pensa deo fatto che in Belgio, nonostante sia primo nel ranking, la squadra di Wilmots sia criticata per il gioco. “Tutto il mondo è paese”, replica Conte che infine non prenderebbe nessuno dal Belgio, “mi tengo stretti i miei”.

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