Roma, 10 nov. (LaPresse) – Fumata bianca nell’incontro fra il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e quello della Figc, Carlo Tavecchio, sulla questione relativa al taglio dei contributi del Comitato Olimpico al calcio. La ‘sforbiciata’ resta ma ci sarà uno sconto. Cifre ufficiali ancora non ne esistono, bisognerà attendere la Giunta Coni del 18 novembre ed il Consiglio Figc di due giorni dopo, ma la grandezza del taglio potrebbe scendere dai 25 milioni iniziali fino ai 18 milioni attingendo da mutualità e tesoretto. “E’ stata individuata una soluzione di massima che potrebbe salvaguardare le reciproche esigenze di budget”, il testo del comunicato del Coni al termine dell’incontro che si è svolto “in un clima di cordialità e collaborazione”.

A testimoniarlo il sorriso all’uscita di Carlo Tavecchio: “Stiamo valutando un’ipotesi di soluzione condivisa della questione – la sua spiegazione – La stiamo costruendo ancora adesso ma c’è la disponibilità fra le due parti di arrivare ad una soluzione finale facendo un po’ di sacrifici ed utilizzando delle risorse interne da ambo le parti per poter agevolare le pressanti richieste iniziali”. Nessun dato ufficiale ma “recupereremo una cifra consistente”, argomenta Tavecchio. Resta da capire la reazione delle componenti, che stamattina in occasione dell’assemblea della Lega Dilettanti avevano ‘picchiato duro’, sulla decisione del Coni a partire dal numero uno della Lega Pro, Mario Macalli. “Come prenderanno le componenti quello che gli racconterò dell’incontro? E’ una bella domanda – dice Tavecchio – stasera avrò già i primi riscontri”.

“Metteremo le cose sul tavolo ma mi sembra che la soluzione sia vicina”, aggiunge il direttore generale Figc, Michele Uva. La Federcalcio, come tutte le federazioni, dovrà infatti presentare il budget entro il 30 novembre: “Dobbiamo presentarlo e poi incorniciarlo dal punto di vista giuridico perché è un’operazione insolita rispetto alla normale procedura”, la spiegazione di Tavecchio mentre Malagò scende le scale di Palazzo H limitandosi a dire che “tutto quello che dicono il presidente Tavecchio e Michele Uva a me va bene” certificando così il ritorno del sole sul rapporto fra il Comitato Olimpico e la federazione più importante del sistema sportivo italiano.

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