Bogotà (Colombia), 10 dic. (LaPresse) – Faustino Asprilla e la sua famiglia sono stati minacciati di morte. E’ stato l’ex attaccante colombiano a rivelarlo attraverso Twitter. “E’ uno dei giorni più tristi della mia vita, sono costretto ad abbandonare la mia terra, Tuluà, in quanto vittima di estorsione da parte di un gruppo di delinquenti – ha rivelato l’ex giocatore del Parma – La mia famiglia è stata minacciata di fronte a me, mio padre e le mie sorelle. Con tutto il dolore e il senso di impotenza ho preso la decisione per la sicurezza dei miei cari di laciare Tuluà”.

Asprilla ha vestito in 57 occasioni anche la maglia della nazionale, segnando 20 reti. “Ho trascorso tutta la mia vita per rappresentare il mio paese all’estero, per dare gioia al popolo colombiano – ha proseguito – Quando finalmente posso dedicare ai miei cari il tempo che ho perso sono costretto a scappare da una porta posteriore. Non sono però il tipo di persona che resta in silenzio di fronte all’ingiustizia. Voglio denunciare davanti ai media ciò che è successo”.

L’episodio a cui si riferisce Asprilla legato alla figura di un criminale chiamato ‘Porron’, a cui l’ex attaccante si sarebbe dovuto rivolgere per evitare la morte dei suoi cari dopo le minacce arrivate da un gruppo di otto uomini che hanno raggiunto la sua abitazione.

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