Moscon quinto al traguardo dopo essersi staccato solo sull'ultimo strappo in salita

 A 38 anni Alejandro Valverde si laurea campione del Mondo di ciclismo. Lo spagnolo trionfa sul durissimo circuito di Innsbruck, in Austria, di 258.5 km, vincendo una volata ristretta davanti al francese Romain Bardet e al canadese Michael Woods. Quarto posto per l'olandese Tom Dumoulin. Migliore degli Azzurri, Gianni Moscon,

Il Mondiale di Innsbruck si chiude con Peter Sagan che rompe il cerimoniale UCI e porge a Valverde la medaglia d'oro. Un passaggio di consegne tra il presente e futuro del ciclismo internazionale e un grande campione, che a 38 anni finalmente riesce a toccare il cielo. Valverde era il favorito numero uno di questa corsa, insieme al francese Alaphilippe, che si è perso sul muro finale. Ha mantenuto fede alle attese, nonostante l'età, nonostante l'arrivo di questo mondiale non fosse uguale a quella Freccia Vallone che lo spagnolo ha dominato per cinque volte e che però richiamava molto, per la presenza del 'muro'. Moscon, primo degli italiani, ha resistito fin che ha potuto, perdendo le ruote a pochi metri dallo scollinamento e chiudendo alla fine al quinto posto. Dato quanto successo dal Tour in poi, oggettivamente era un miracolo chiedergli di più.

I piani di Cassani erano chiari, cercare di non arrivare ai piedi del muro con tutti i favoriti. Ma proprio questo non è stato possibile, a causa del ritmo imposto dal gruppo e che ha mietuto vittime illustri, la prima delle quali il campione del mondo uscente Sagan. Quando manca un giro alla conclusione la Nazionale si mette in testa e alza ancora il ritmo. Appare il preludio per un'azione degli azzurri, ma sull'ultima ascesa dell'Igls Nibali perde le ruote dei migliori, spinti dagli attacchi degli olandesi. Resistono, degli azzurri, Moscon, De Marchi e Pellizzotti. Il gruppo si assottiglia decisamente e all'imbocco del temibile Holl all'inseguimento di Valgren Andersen restano tre francesi, Moscon, Valverde e Woods. Sulla ripida salita il più attivo è Woods, che seleziona ancora i battistrada. Restano in quattro: Bardet, Valverde, lo stesso Woods e Moscon. Sembra una cosa tra loro, ma a pochi metri dalla vetta si stacca Moscon, mentre rinviene, del suo passo, uno straordinario Dumoulin. Nella discesa l'olandese recupera sull'azzurro e lo lascia, per riportarsi sui battistrada che, nel frattempo, preparano la volata. Valverde si incarica di condurla in testa, gli altri aspettano le mosse del favorito che questa volta, diversamente dagli anni passati, non si lascia fuggire l'occasione e tocca il cielo con un dito. 

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