L'azzurro batte in volata il solito gruppo di grandi velocisti (oltre al colombiano, Demare e Ackermann) ma taglia la strada a Moschetti e la giuria lo prima del successo

Elia Viviani passa primo sul traguardo di Orbetello con una volata di forza su Gaviria, Demare, Ackermann e Moschetti, ma fa appena in tempo a gioire perché la giuria, prese in esame il filmato dell'arrivo, rivela uno sbandamento verso sinistra del velocista della Deceuninck-Quick Step e lo mette fuori dall'ordine d'arrivo. Viviani, in effetti, si sposta a mancina e chiude la strada a Moschetti che risaliva in rimonta. Nessuno ha protestato perché dal vivo non si ha la sensazione di un taglio "volontario". Lo stesso Moschetti, intervistato da Sky dice di non avere un giudizio chiaro su quanto è accaduto. Non si lamenta, ma sa che il taglio di Viviani gli ha impedito di conquistare il podio. La giuria, comunque, ha fatto solo il suo dovere.

Lo sloveno Primoz Roglic resta in maglia rosa, Gaviria si prende anche la maglia ciclamino della classifica a punti, Giulio Ciccone resta primo nella classifica degli scalatori (maglia blu) e Miguel Angel Lopez tiene quella bianca dei giovani.

La terza tappa (da Vinci a Orbetello per 220 chilometri pianeggianti) è stata caratterizzata dalla lunga fuga (oltre 100 km) del giapponese  Sho Hatsuyama della Nippo-Vini Fantini-Faizané. Il corridore nipponico ha messo in piedi un vantaggio di oltre sette minuti per essere ripreso quando mancavano 75 km all'arrivo. La gente, comunque, si è divertita a seguire con passione l'impresa del valoroso soldato "Hatsu".

A 5 chilometri dal traguardo c'è stata una caduta in fondo al gruppo che ha coinvolto diversi corridori tra i quali Pozzovivo che ha perso una quarantina di secondi.

La volata è stata comunque un capolavoro di Viviani che è saltato fuori dalla ruota di Ackermann negli ultimi cento metri e ha fatto fuori facilmente Gairia. Purtroppo non si è reso conto che stava ostacolando il bravo Moschetti.

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