Zurigo (Svizzera), 20 lug. (LaPresse/PA) – Comincia a scaldarsi la corsa per il dopo Sepp Blatter alla Fifa. Sono tanti i possibili candidati per la presidenza, anche se molti hanno davvero poche chance di sedersi sulla poltrona di comando del governo del calcio mondiale. Il nome più gettonato è quello di Michel Platini, presidente Uefa, chiaro favorito grazie all’appoggio delle Confederazioni di Asia, Europa, Sudamerica e Concacaf. Candidatura debole per il principe giordano Alì bin al Hussein, già sconfitto da Blatter a fine maggio. Qualche chance in più per il sudafricano Tokyo Sexwale, ex leader anti-apartheid, che ha monitorato per la Fifa la situazione Palestina-Israele e che avrebbe sicuramente l’appoggio delll’Africa.

Tra gli altri possibili candidati c’è anche Sheikh Ahmad Al Fahad Al Sabah, potente politico del Kuwait appena eletto nel Consiglio esecutivo della Fifa ma che potrebbe sostenere Platini in caso di discesa in campo del francese. Per la poltrona zurighese potrebbe spuntare anche il nome di Issa Hayatou, ex cestista camerunense, sul quale pesa però il lungo passato in Fifa (è stato negli anni ’90 membro e vicepresidente). Pochissime chance anche per Zico: l’ex fuoriclasse brasiliano paga la sua scarsa esperienza in politica calcistica.

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