Napoli, 17 dic. (LaPresse) – Si è svolta questa mattina l’ultima udienza del processo di appello a Calciopoli. Presso la sesta sezione della Corte d’Appello di Napoli c’è stata l’arringa finale dei legali di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi e Paolo Trofino. La sentenza della corte, presieduta dal giudice Silvana Gentile è attesa dopo le ore 17.00. Nel corso dell’udienza, l’avvocato Prioreschi ha letto in aula alcuni stralci di una intercettazione inedita che dimostrerebbe “la buona fede dell’arbitro Racalbuto in Roma-Juventus”, una delle partite su cui si fonda il teorema dell’accusa. Nell’intercettazione si sente Racalbuto ricordare che “gli errori li ha fatti Pisacreta (il segnalinee, ndr) e non io”. Ha poi preso la parola l’altro avvocato di Moggi, Paolo Trofino, che ha chiesto la piena assoluzione dell’ex dg della Juventus.

“Noi abbiamo chiarito tutto, ora dipende dai giudici. Quello che abbiamo offerto, sia sotto il profilo logico che fattuale delle telefonate smonta tutto. Siamo fiduciosi”. Lo ha detto a LaPresse Maurilio Prioreshi, legale di Luciano Moggi, dopo l’arringa finale del processo a Calciopoli in corso a Napoli. “Lo stato d’animo di Moggi? E’ quello di uno che si aspetta giustizia. Ormai siamo rimasti in pochi, per determinare l’esito di un campionato non bastano due designatori, due dirigenti e tre arbitri di secondo piano. Mi sembra che la montagnia abbia partorito un topolino già dopo il primo grado”, ha aggiunto Prioreschi.

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