Roma, 23 set. (LaPresse) – “L’immagine che ho è quella di Daniele (De Rossi, ndr). Io non piangevo, ma poi ho visto lui che piangeva e mi sono sciolto anche io. E’ la scena che mi ha colpito di più”. Racconta così ai microfoni dell’emittente ‘Retesport’ il difensore della Roma, Federico Balzaretti, l’emozione per il gol segnato nel derby contro la Lazio. “Erano parecchi anni che non segnavo, è vero – prosegue il difensore – Il pallone era un po’ indietro, ero sbilanciato col corpo, ma la palla di Francesco (Totti, ndr) era bella, non difficile da colpire ma sono riuscito a coordinarmi bene”. “Come ho festeggiato? Volevo uscire coi compagni ma le bimbe erano stanche quindi alla fine sono rimasto a casa, mia moglie e mia figlia piccola non c’erano e mi è dispiaciuto, avrei voluto festeggiare con loro – spiega – E’ stato bello e importante, ma bisogna lavorare e continuare a far bene”.

Il giocatore parla poi dell’avvento del nuovo tecnico, Rudi Garcia: “Moralmente l’allenatore ha fatto un grandissimo lavoro psicologico, quando è arrivato c’era poca fiducia ed autostima – dice – Dal punto di vista tecnico ha portato le sue idee e convinzioni, poi siamo cresciuti anche a livello di qualità di uomini, abbiamo preso giocatori come Maicon, Strootman, Ljajic. La cosa da riconoscere al mister e alla società è di riuscire a trasformare gli uomini in una squadra, che è la cosa più importante”. Balzaretti, nonostante la Roma sia in vetta, preferisce però tenere il profilo basso: “Perché è presto, molto presto – argomenta – Quello che dicevamo era proprio di partire bene, cosa che non eravamo riusciti a fare nelle scorse due stagioni. Dobbiamo fare del nostro meglio e mettere in difficoltà tutti, se vogliamo ragionare da grande squadra la partita più difficile è la prossima. Dobbiamo fare un ulteriore salto di qualità per reagire nei momenti negativi che verranno. Però abbiamo lanciato un messaggio agli avversari”.

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