La corsa a Monza. Il keniota, campione olimpico in carica, al traguardo ha assicurato: "Ci riproverò"

42 chilometri e 195 metri, la distanza canonica della maratona, in 2h00:25. L'impresa è riuscita al keniota Eliud Kipchoge. All'Autodromo Nazionale di Monza il campione olimpico ha portato a termine la 'Nike Breaking2' in un tempo mai raggiunto da nessuno al mondo fino a questo momento. Nemmeno da Dennis Kimetto, il primatista mondiale ufficiale con 2h02:57 sulle strade della maratona di Berlino nel 2014. Oggi Kipchoge, in una prova studiata e preparata nei minimi dettagli, è stato 2 minuti e 32 secondi più veloce. Il 32enne keniano, ad una media di quasi 2:51 al chilometro, ha superato anche se stesso e il 2h03:25 (terza prestazione alltime) con cui nel 2016 aveva trionfato alla maratona di Londra.

In ogni caso quello appena realizzato a Monza da Kipchoge non può essere considerato record del mondo di maratona: "Siamo sicuramente di fronte ad una grande prestazione dal punto di vista cronometrico – ha spiegato Luca Verrascina, componente del Comitato Tecnico Iaaf e fiduciario nazionale del Gruppo Giudici Gare Fidal – ma quella di oggi è stata principalmente un'esibizione finalizzata a verificare la possibilità di superare il limite umano delle 2 ore sulla distanza della maratona. In quanto tale, non sono stati seguiti tutti i canoni regolamentari previsti". L'obiettivo dichiarato dell'evento era abbattere il fatidico muro delle due ore. Ci riproverò, garantito", il commento di Kipchoge al traguardo. Alle sue spalle gli altri due atleti in gara: l'eritreo Zersenay Tadese (2h06:51) e l'etiope Lelisa Desisa (2h14:10).
 

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