La nuova scarpa è adatta a tutte le distanze anche grazie al peso 176 grammi nella versione donna e 211 in quella maschile

Leggera, ammortizzata e veloce per tutte le distanze, dai 10 km alla maratona. La Puma Deviate Nitro Elite 2 è l’evoluzione del modello precedente alla ricerca della performance, in linea con il trend del mercato running di proporre scarpe che cercano reattività senza dimenticare il confort. Può contare su una nuova schiuma premium infusa di azoto, la super Critical Nitro Elite, che ha l’obiettivo dichiarato appunto di offrire ammortizzazione senza appesantire: risulta più sottile e più leggera della Elite 1, ed effettivamente la sensazione, indossando la scarpa, è quella di morbidezza, stabilità ma anche di reattività di rimbalzo.
La mescola di gomma Pumagrip Lt promette di essere leggera e ad alta trazione, per favorire le migliori prestazioni. La piastra termoformata in fibra di carbonio Pwrplate è più snella di quella della versione precedente, e accompagna l’intera scarpa per ottimizzare il ritorno di energia e l’efficienza nella corsa stabilizzando l’intersuola. La tomaia è interamente in mesh, senza fodera, per aumentare ancora la leggerezza e anche la traspirabilità che risulta ottima: la calzata è aderente e, accompagnando bene il piede anche per aumentare la stabilità, quasi come un calzino, risulta leggermente più stretta di altri modelli. Il drop è di 8 millimetri, dai 28 dell’avampiede ai 36 del tallone, quindi non altissima, con un peso di 176 grammi nella versione donna e di 211 per quella maschile (nella taglia 42), ben 60 grammi in meno della versione precedente. Il prezzo di vendita di 210 euro da listino la pone al di sotto di molte scarpe simili sul mercato.
Complessivamente la Puma DeviateNitro Elite 2 è un modello adatto a chi cerca velocità e prestazione, quindi per allenamenti a ritmo veloce o gare, ma non manca di ammortizzazione. Nella corsa risulta stabile e ben protettiva sotto l’avampiede, anche se leggermente più secca e compatta, mentre dal mesopiede e sul tallone si apprezza la schiuma che offre morbidezza pur senza affondare eccessivamente e senza perdere in stabilità del passo. Anzi, la sensazione è quella di rimbalzare sulla schiuma che risulta soffice senza per questo far sparire la spinta della piastra in carbonio che si sente e invoglia a ritmi più elevati. Complessivamente si tratta dunque di una scarpa molto versatile, da utilizzare in allenamenti con ripetute o variazioni di ritmo e nelle gare su diverse distanze: l’ammortizzazione promette infatti di garantire confort anche sui 21 chilometri e la maratona. Di contro, forse può risultare eccessivamente ‘soft’ per chi cerca una scarpa da gara più spinta: la morbidezza della schiuma controbilancia nascondendo un po’ l’effetto della piastra in carbonio.

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