Nel secondo appuntamento del più importante circuito internazionale a tappe, l'Italia si giocherà tre ori e un bronzo con Busato, Luigi Busà, Crescenzo e la squadra femminile di kata. La karateka genovese è la prima tra gli atleti della Nazionale a qualificarsi per Tokyo, nonostante non fosse in gara nel weekend

L'Italia s'è desta. Dopo le cinque medaglie di Parigi nella prima tappa di Premier League, a Dubai gli azzurri gareggeranno in altre quattro finali, tre delle quali saranno per l'oro. A scendere sul tatami, domenica, saranno Luigi Busà, Angelo Crescenzo, Mattia Busato e la squadra femminile di kata composta da Carola Casale, Terryana D'Onofrio e Michela Pezzetti. Passato il momento no vissuto nella seconda parte della scorsa stagione, gli italiani stanno finalmente dando i segnali di risveglio che ci si attendeva da loro, trovando la continuità necessaria per affrontare al meglio l'annata più importante per il karate: quella che porta a Tokyo 2020, esordio olimpico della disciplina. Un evento a cui è già sicura di partecipare Viviana Bottaro, nel kata femminile. Pur non avendo preso parte alla tappa di Dubai, la genovese è la prima tra i karateka italiani a strappare il pass per i Giochi, dato che la turca Dilara Eltemur, avversaria diretta per la qualificazione, non ha conquistato quell'oro che le avrebbe permesso di continuare a insidiare l'azzurra.

Il primo a gareggiare sarà Busato, nel kata maschile, il combattimento simulato contro avversari immaginari (le finali 3°-5° posto in diretta su Lapresse dalle 6.30). Tanta sfortuna per l'azzurro che ottiene il secondo punteggio assoluto nell'ultima fase di qualificazione, ma nella pool in cui si trova anche il fenomeno Damian Quintero Capdevila, che si mette tra lui e la finale per l'oro e lo relega alla sfida per il bronzo contro Wang Yi-Ta, in cui parte favorito. Nel pomeriggio toccherà ad Angelo Crescenzo aprire le gare degli italiani, nella categoria -60 kg di kumite, il combattimento vero e proprio (le finali per il 1°-2° posto in diretta dalle 11.30). Pazzesco il suo cammino in questa tappa, con soli due punti concessi, in complesso, ai quattro avversari affrontati. L'ostacolo tra lui e l'oro, però, si chiama Darkhan Assadilov e sarà tutt'altro che facile da superare. Nella -75 kg si rinnova un duello che è ormai diventato un classico del karate mondiale: Luigi Busà contro Rafael Aghayev. I due fenomeni della categoria si incontreranno di nuovo negli Emirati Arabi, giocandosi la vittoria di tappa in una gara che promette tanto spettacolo. In chiusura di giornata, scenderà sul tatami il terzetto Casale-D'Onosfrio-Pezzetti per cercare la rivincita contro la Spagna che, proprio contro le azzurre, aveva vinto la finale per l'oro nella tappa di apertura di Parigi.

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