La cerimonia di apertura, attesa per giovedì alle ore 17 a Le Golf National di Parigi, sarà il primo atto ufficiale della 42/a edizione che da venerdì a domenica vedrà sfidarsi i 12 migliori giocatori europei e i 12 migliori giocatori americani

La Ryder Cup entra nel vivo. . C'è grande attesa per le scelte degli accoppiamenti per i primi quattro fourballs che verranno svelate dai capitani proprio in occasione della cerimonia con cui si apre la competizione. Intanto proseguono gli allenamenti sul campo, con le due squadre che hanno approfittato dei Practice Days per prendere confidenza con il percorso di gara e testare le varie dinamiche di gioco. L'edizione parigina è la seconda Ryder Cup al di fuori dai confini della Gran Bretagna, dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna. Sarà poi Roma ad ospitare la prossima rassegna in Europa, che avrà luogo nel 2022 sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club. Nel 2020, invece, la competizione avrà luogo al Whistling Straits, di Kohler nel Wisconsin, in America. Ci sarà anche un po' d'Italia sul green a rappresentare il Vecchio Continente: Francesco Molinari parteciperà per la terza volta alla Ryder Cup, dopo le esperienze vittoriose del 2010 (Insieme al fratello Edoardo) e del 2012. Il golfista piemontese si è guadagnato il pass attraverso una delle due classifiche che designavano otto posti di diritto, l'European Point, dove è stato primo con largo margine grazie alle tre splendide vittorie stagionali, major compreso (Open Championship), ma sarebbe entrato anche attraverso la 'World Points' in cui il torinese era egualmente al vertice.

La presenza di Tiger Woods nella compagine statunitense, impensabile fino a tre mesi addietro quando a Parigi sarebbe andato solo come vice capitano, e la partecipazione, per la prima volta nella storia dell'evento, dei primi dieci giocatori del world ranking sono i due valori aggiunti di una competizione che si annuncia piuttosto incerta, perché non tutti i componenti dei due team sono al top della condizione. L'Europa dovrà riscattare la pesante sconfitta (17-11) subita all'Hazeltine National GC di Chaska nel 2016 e gli Stati Uniti dovranno rimediare a 25 anni di insuccessi nel vecchio continente dove non vincono dal 1993 (Inghilterra, 15-13).  La squadra europea scenderà in campo con un nastrino giallo per ricordare Celia Barquin Arozamena, la giovane dilettante spagnola (campionessa europea in carica) barbaramente uccisa da un coetaneo ad Ames, negli Stati Uniti nei pressi di un campo da golf. Una tragedia che ha scosso tutto il mondo del golf ed in particolare i due giocatori spagnoli presenti nel Team Europe, Sergio Garcia e Jon Rahm. Per quanto riguarda le scelte il danese Thomas Bjorn, capitano europeo, non ha avuto incertezze nel designare le quattro wild card, andando sul sicuro con gli inglesi Ian Poulter (già 5 presenze) e Paul Casey (3), lo svedese Henrik Stenson (4) e l'iberico Sergio Garcia, otto partecipazioni e il più giovane ad aver giocato nella formazione continentale a 19 anni, 8 mesi e 15 giorni (1999). Una decisione probabilmente dettata dal fatto di aver avuto cinque debuttanti dalle apposite classifiche: gli inglesi Tyrrell Hatton, e Tommy Fleetwood, lo spagnolo Jon Rahm, lo svedese Alex Noren e il danese Thorbjorn Olesen. A completare il team, oltre a Francesco Molinari, anche Justin Rose (4) e Rory McIlroy (6). Vice capitani gli inglesi Lee Westwood e Luke Donald, l'irlandese Padraig Harrington, lo svedese Robert Karlsson e il nordirlandese Graeme McDowell.

Jim Furyk, a cui è affidata la compagine a stelle e strisce, si è preso più tempo per le sue decisioni. Doveva scogliere il nodo Woods e lo ha fatto probabilmente anche intuendo che sarebbe tornato al successo, come avvenuto poi domenica nel Tour Championship. Ha annunciato la scelta di Woods (7 presenze) insieme a quelle di un debuttante, Bryson DeChambeau, e di un grande veterano, Phil Mickelson, che a 48 anni batterà il record assoluto di presenze in Ryder Cup con la 12/a apparizione. Successivamente ha chiamato Tony Finau, altro debuttante. Qualificati di diritto Brooks Koepka (una presenza), Dustin Johnson (3), Patrick Reed (2), Bubba Watson (3), Jordan Spieth (2), Rickie Fowler (3), Webb Simpson (2) e Justin Thomas, terzo debuttante nel team, situazione un po' curiosa per un ex numero uno mondiale, che però è emerso solo negli ultimi due anni. Vice capitani Zach Johnson, Matt Kuchar, David Duval, Davis Love III e Steve Stricker. Perentori i due capitani alla vigilia del match. Thomas Bjorn ha detto senza mezzi termini che "Non abbiamo paura di nessuno – ha sottolineato – In campo non andranno dodici elementi, ma una squadra compatta. E questa è la nostra forza". Jim Furyk ha risposto che "Non serve motivare i miei giocatori, i quali sanno perfettamente che non vincono in Europa dal 1993, una striscia negativa lunga 25 anni. Sono contento per il successo di Tiger Woods: lo ha sicuramente caricato. Ha fatto una grande stagione e questa è stata una eccellente notizia per noi. Averlo in campo dà una grande fiducia a tutti".

La Ryder Cup è l'unica manifestazione dove l'etichetta, una delle bandiere del golf, viene messa da parte, lasciando spazio a esplosioni di adrenalina sia tra i giocatori che nel pubblico, spesso portato a eccessi di tifo da stadio di calcio. Un campanilismo esasperato oppone due continenti per una gara che piace anche per questa dose di 'follia' che l'accompagna. Sono previsti circa 270.000 spettatori dei quali quasi la metà francesi, segno tangibile del crescente interesse che la Ryder Cup sa generare nel Paese ospitante.

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