La gemma del movimento golfistico nostrano si racconta

Campione fra i campioni, ma sempre con i piedi ben piantati a terra. Nel 2018 Francesco Molinari è entrato di diritto nell'Olimpo dei grandissimi dello sport italiano ma è rimasto quello di sempre: un ragazzo schivo e umile. Le difficoltà superate per vincere un major e trionfare da protagonista nella Ryder Cup non sono nulla rispetto ad un'ora di confronto serrato con i media. "Ho una personalità che non si adatta a stare troppo sotto i riflettori, sarebbe sbagliato essere quello che non sono – spiega – il mio aiuto maggiore per la crescita del golf sono i risultati che cerco di ottenere sul campo. Non faccio sport per essere famoso". Eppure, suo malgrado, Molinari è diventato una celebrità. Più all'estero rispetto che in Italia, tanto è vero che la Bbc lo ha insignito del premio di atleta dell'anno 2018. Un riconoscimento che nel suo albo d'oro vede nomi del calibro di Pelé, Muhammad Alì, Roger Federer e Usain Bolt.

che il presidente della federgolf, Franco Chimenti, si coccola come un padre fa con il figlio prediletto: "avevo detto che Francesco avrebbe vinto un major quest'anno – racconta – sono stato preso come un visionario ma con lui sono previsioni facili. E' un campione e ci ha fatto compiere il salto di qualità". Molinari sorride evitando voli pindarici: "prossimo obiettivo diventare il numero uno al mondo? Non in maniera specifica – spiega – ora c'è molto appiattimento verso l'alto e io devo solo continuare a lavorare tutti i giorni senza cadere nella trappola dei risultati. Non ci sono segreti o polverine magiche".

Intanto 'Chicco' si gode il Collare d'Oro, massima onorificenza sportiva, con il quale il Coni ha voluto rendere omaggio alla sua stagione. Un premio che, inevitabilmente, porta il pensiero verso i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. "Le Olimpiadi sono un evento che mi incuriosisce – dichiara – dopo aver mancato l'occasione di Rio 2016 vincere una medaglia mi potrebbe dare una dimensione ancora maggiore come sportivo". Molinari è il volto vincente dell'Italia del golf che aspetta con ansia la Ryder Cup 2022 di Roma. A tal proposito tanto il golfista quanto il presidente Chimenti rassicurano gli scettici parlando di un evento che porterà giovamento all'Italia intera. "Sicuramente è stato fatto un investimento importante – ammette Molinari – ma anche io nella mia carriera quando c'era da fare un passo avanti ho investito parte dei guadagni nello staff che mi segue". Quanto la sfida fra Europa e Usa possa diventare un evento nazionalpopolare lo si è visto nell'ultima edizione di Parigi. "E' un evento coinvolgente e dall'enorme potenziale – argomenta ancora il fuoriclasse torinese – entra nelle case di tutti, appassionati e non, e può attrarre turisti dal mondo intero".

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