"Giocare contro Nadal sarebbe irreale, sono il suo primo tifoso"

Roger Federer è il primo finalista degli Australian Open di tennis, prima prova stagionale del Grande Slam. Il 35enne fuoriclasse svizzero ha battuto in semifinale il connazionale Stan Wawrinka, numero 4 del mondo, un cinque set con il punteggio di 7-5, 6-3, 1-6, 4-6, 6-3 in 3 ore e 8 minuti di gioco. Un'impresa leggendaria quella di Federer, ex numero 1 del mondo ma entrato in tabellone a Melbourne solo con la testa di serie numero 17 dopo sei mesi di assenza dai campi. A quasi 36 anni Federer torna a giocare una finale del Grande Slam dopo quasi due anni, da quella persa agli Us Open nel 2015. Per Federer questa sarà la sesta finale in Australia e domenica punterà al suo 18esimo titolo del Grande Slam in carriera. L'ultimo successo di King Roger risale a Wimbledon nel 2012. "Nemmeno nei mei sogni più reconditi avrei pensato di poter arrivare così lontano. E' splendido", il suo commento emozionato, "dopo i primi due set lui è riuscito a rientrare, ma nel quinto ho ritrovato il mio ritmo. E' stato molto complicato. Sono riuscito a giocare aggressivo, a rispondere bene ed è andata bene. Sono felicissimo", ha ammesso l'ex numero 1 del Mondo sul campo centrale di Melbourne intervistato da Jim Courier. "Ho un problema alla gamba che mi portavo dal secondo set, non ho mai chiesto un medical time out nella mia carriera ma questa volta me lo sono permesso", ha spiegato sulla pausa fra quarto e quinto set, mentre sulla possibile finale contro Rafa Nadal, suo grande rivale, Federer ha concluso: "Sarà dura contro chiunque, ma potrebbe succedere davvero. Sono il suo primo tifoso, abbiamo giocato delle battaglie epiche e sarebbe irreale giocarsi un'altra finale Slam".

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