Londra (Regno Unito), 31 ott. (LaPresse) – La Nuova Zelanda è ancora una volta sul tetto del mondo del rugby. Gli All Blacks hanno bissato il successo del 2011 laurendosi ancora una volta campioni del mondo con la vittoria ottenuta sull’Australia (34-17) nella finale di Twickenham, a Londra. I neozelandesi hanno ipotecato il successo già nella prima frazione chiusa con il parziale di 16-3 frutto dei tre calci di punizione di Carter e di una trasformazione dello stesso Carter sulla meta di Milner-Skudder. Per i ‘Wallabies’ i punti sono arrivati dal calcio di punizione di Foley. Nella ripresa, dopo la meta di Nonu, reazione d’orgoglio da parte dell’Australia, in meta per due volte in meno di dieci minuti con Pocock e Kuridrani (e con relative trasformazioni di Foley). Il drop e il calcio di punizione di Carter hanno però definitivamente chiuso la finale del Mondiale, prima dell’ultima meta nel finale con Barrett, con tanto di trasformazione di Carter. Per la Nuova Zelanda si tratta del terzo Mondiale vinto dopo quello del 1987 e del 2011.
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