Roma, 27 mag. (LaPresse) – “Osvaldo non è nuovo a comportamenti del genere sotto le telecamere, poi nel privato viene a piagnucolare. È un problema suo”. Così l’allenatore della Roma Aurelio Andreazzoli, arrivando al Circolo Canottieri Aniene per la cerimonia di consegna dei premi Ussi 2013, risponde a chi gli chiede se è rimasto deluso dal comportamento di Osvaldo dopo la Coppa Italia. “Sono comportamenti che derivano da un calciatore che rappresenta anche l’ambito della Nazionale – ha aggiunto Andreazzoli – dove etica e giusti comportamenti sono capisaldi da perseguire, ma ripeto è un problema suo”.

La replica dell’attaccante argentino non si è fatta attandere. “Facevi più bella figura se ammettevi di essere un incapace. Vai a festeggiare con quelli della Lazio va”. Con questo tweet Osvaldo ha risposto in maniera polemica. L’attaccante era stato escluso dalla formazione titolare nella finale di Coppa Italia di ieri con la Lazio.

Oltre al tecnico della Roma si è presentato al Circolo Canottieri Aniene anche Simone Perrotta. “Dire che ci dispiace è dire poco. Sono cicatrici che ci porteremo dentro per sempre e che ci devono dare la forza di vincere in futuro”, ha sottolineato il centrocampista giallorosso in merito alla sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio. Da dove si riparte? “Si riparte dalla forza di dimostrare che questa è una squadra forte che ha necessità di vincere qualcosa”, risponde Perrotta che però ammette che “dopo due anni del genere qualcosa su cui riflettere c’è, ci sono le persone preposte a farlo e hanno due mesi per riflettere”. Dopo la sconfitta di ieri, racconta poi il giocatore giallorosso, “negli spogliatoi, Pallotta non ha parlato, non parlava nessuno, c’erano solo tanto sconforto e pianti”. Il carattere della squadra, aggiunge, “non è mancato, in certe partite dove la posta in palio è così alta, vengono fuori partite del genere, hanno giocato male entrambe le squadre”. Quanto al suo futuro, Perrotta spiega: “Adesso non ci sto pensando, è l’ultimo dei miei pensieri e non è detto che qui sia tutto chiuso. Questi nove anni nella Roma per me sono una soddisfazione enorme. È un onore e una fortuna difendere questa maglia per tanto tempo. La porta ancora non è chiusa qui a Roma, spero ci sia un incontro. Spero che questa avventura possa continuare”, auspica il centrocampista dei giallorossi, che ha il contratto in scadenza. “Nel caso contrario – aggiunge – ne prenderò atto. Porterò con me tutte le cicatrici ma anche le grandi soddisfazioni di questi anni. Per me è sempre stato un onore vestire questa maglia e spero continuerà ad esserlo”.

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