Torino 25 nov. (LaPresse) – Il Torino Film Festival prosegue oggi, domenica 25 novembre, con ‘Shell’ di Scott Graham, in concorso: film doloroso e lieve, concentrato sui personaggi con protagonista una ragazza che sogna la fuga che non si dimentica e un paesaggio capace di ipnotizzare. La sezione Festa Mobile propone ‘De Jueves a Domingo’ di Dominga Sotomayor, opera prima dove le dinamiche familiari sono viste dal punto di vista dei ragazzi, narrate mettendo la macchina da presa alla loro altezza, osservando il mondo degli adulti dalla loro prospettiva. Sotto una superficie placida si nascondono sottili increspature e psicologie essenziali e precise.

Si prosegue con ‘Ruby Sparks’ di Jonathan Dayton, commedia acutissima sui rapporti tra i sessi con lo scatenato Paul Dano e l’imprevedibile Zoe Kazan (nipote di Elia, anche sceneggiatrice), diretta dalla coppia Dayton&Faris di ‘Little Miss Sunshine’. Poi con ‘Imogene’ di Robert Pulcini, Shari Springer Berman, i registi di A’merican Splendor’ dirigono una slapstick comedy al femminile, con Kristen Wiig (‘Bridesmaids’) e Annette Bening e un allucinato e divertente Matt Dillon.

Nella sezione ‘Rapporto Confidenzial’e da segnalare ‘Kibou no Kuni / The Land of Hope’ di Sion Sono, regista al quale lo scorso anno era stata dedicata la sezione, che riflette sulle conseguenze umane del disastro di Fukushima con uno stile piano e sofferto e immagini di sapore documentaristico. Nessun effetto speciale, ma uno sguardo intimo e una desolazione infinita e commovente. A seguire ‘Christmas with the Dead’ di Terrill Lee Lankford, un vero e proprio natale in casa Lansdale: da un racconto di Joe Lansdale (anche produttore), una storia di zombie sceneggiata dal figlio Keith.

Girato sotto casa (a Nacogdoches, Texas), con un piccolo budget, uno sberleffo eccentrico che ricorda ‘La notte del drive-in’. Ultimo film presentato della giornata per questa sezione è ‘V/H/S’ di David Bruckner, Glenn McQuaid, Radio Silence, Joe Swanberg, Ti West, Adam Wingard dove fra creature alate, lune di miele tragiche e party al sangue, alcuni giovani filmmaker omaggiano un’epoca e uno strumento tecnologico superato.

La sezione Onde racconta di personaggi fuori luogo e di luoghi estranei ai personaggi in due film che intrecciano una intensa componente visiva a una narrazione affidata negli stati d’animo dei protagonisti. L’indipendente americano Zach Weintraub è regista e interprete di ‘International Sign for Choking’, mentre in ‘Crazy & Thief’ di Cory McAbee un giovane fotografo, giunto a Buenos Aires per un servizio fotografico che non ha voglia di fare, si trova sospeso tra se stesso, un amore perso e uno forse trovato. La ricerca a metà tra la performance artistica metropolitana e lo scavo psicologico nelle ragioni di un gruppo di arabi francesi condotto da Mehdi Meddaci si trova in ‘Tenir les murs’: tra Francia e Argeria, l’affresco un po’ algido e un po’ ironico di un gruppo di algerini sospeso tra attese, resistenze, testardo restare e illusorio tornare. Nel cast anche Reda Kateb, uno dei volti emersi da ‘Il profeta di Audiard’. Le altre proiezioni di Onde prevedono oggi il passaggio anticipato della selezione di cortometraggi di Onde Corte e del primo lungometraggio di Miguel Gomes, ‘A Cara que Mereces’.

In TffDoc proiezione speciale di ‘Anija / La Nave’ di Roland Sejko, in cui si torna sul vero e proprio esodo di centinaia migliaia di cittadini albanesi che nel 1991 approdarono sulle coste italiane. Nel fuori concorso Documenti inaugura lo spazio dedicato all’opera di Carmelo Bene con ‘Concerto per Attore Solo’ di Ferruccio Marotti, eccezionale videoregistrazione di 32 giornate di prove del Macbeth. Per il concorso Italiana.doc viene proposto ‘Nadea e Sveta’ di Maura Delpero, storia di due amiche moldave, unite da un lavoro in Italia e dagli affetti lontani, i cui destini si incrociano fino a scambiarsi.

In Internazionale.doc, ‘La Chica Del Sur’ di José Luis García permette di entrare nella Corea del Nord di ieri e nella Corea del Sud di oggi con la vicenda straordinaria della dissidente Im Su-kyong. La giornata si chiude con ‘Leviathan’ di Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel, esperienza sensoriale senza precedenti a bordo di un peschereccio in una notte dagli echi melvilliani, prodotto dal Sensory Ethnography Lab dell’Università di Harvard.

Torino XXX, la sezione dedicata al trentesimo compleanno del Torino Film Festival, apre con ‘Casa Dolce Casa’ di Tonino De Bernar, storica presenza underground del Tff, in un noir cavernoso e en plein air, di ombre e di furie quiete. Ptotagonisti Lou Castel e Joana Preiss, con Enrico Ghezzi ‘Mr. Hyde’ e Abel Ferrara in concerto.

TorinoFilmLab propone ‘Yek Khanévadéh-e Mohtaram / A Respectable Family’ di Massoud Bakhshi, opera prima del giovane iraniano Bakshi (classe 1972) è un’implacabile analisi di cosa è diventato il suo paese anche attraverso la rievocazione della guerra tra Iran e Iraq degli anni 80.

Infine, per la retrospettiva dedicata a Joseph Losey verranno proiettati The Lawless (1950); Eva (1962); Galileo (1974); The Prowler (1951); The Gypsy and the Gentleman (1958), mentre per ‘Festa Mobile /Classics’ sarà possibile rivedere il capolavoro di Roberto Rossellini ‘Viaggio in Italia’.

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