Torino, 2 giu. (LaPresse) – L’appuntamento della prossima stagione 2014-2015 dei Concerti del Lingotto di Torino è con otto serate musicali che si svolgono tra ottobre e maggio con cadenza mensile. “Sono orgogliosa di poter presentare anche quest’anno una stagione di concerti particolarmente ricca, nonostante le crescenti difficoltà con cui da parecchi anni siamo costretti a fare i conti”, ha sottolineato il Direttore Artistico Francesca Gentile Camerana, presentando il ‘palinesnto’ di concerti. “L’inaugurazione del 6 ottobre – ha proseguito Francesca Gentile Camerana – si inserisce nel progetto brahmsiano che coinvolge vari enti di Sistema Musica, che al compositore di Amburgo dedicano una parte della propria programmazione autunnale. Lingotto Musica contribuisce ad arricchire questo calendario con l’esecuzione del Requiem tedesco da parte della Wdr Sinfonieorchester diretta da Jukka-Pekka Saraste, che si aggiunge al novero dei nostri direttori. Insieme a loro partecipano il Wdr Rundfunkchor e l’Ndr Chor, mentre i ruoli solistici sono affidati a due giovani interpreti che si sono affermati ai più alti livelli in anni recentissimi: il soprano Hanna-Elisabeth Müller e il baritono André Schuen”.

La stagione 2014-2015 offre a novembre prossimo un programma monografico tutto dedicato a Claudio Monteverdi, gigante di una storia della musica troppo spesso dimenticata dalle programmazioni concertistiche di vertice e relegata negli angusti confini dei festival specialistici. Protagonisti saranno il Concerto Italiano e Rinaldo Alessandrini, che proprio grazie alle sue esecuzioni di Monteverdi si è affermato all’attenzione di tutta la critica internazionale.

Anche quest’anno un appuntamento con Valery Gergiev che torna a dicembre con l’orchestra del Mariinskij per un concerto dedicato a due dei capolavori del repertorio russo più amati dal pubblico di tutto il mondo.In programma c’è la Sinfonia n. 6 ‘Patetica’ di C(ajkovskij seguita dai Quadri da un’esposizione di Musorgskij nella nota orchestrazione di Maurice Ravel.

“A gennaio – illustra sempre il direttore artistico – inizia un nuovo ciclo beethoveniano che si collega a quello appena terminato e dedicato ai Concerti per pianoforte. Protagonista ne è la stessa orchestra, la Mahler Chamber Orchestra, diretta da Daniele Gatti, che tutti ricordiamo nell’integrale delle Sinfonie di Brahms due anni, fa qui al Lingotto, alla testa dei Wiener Philharmoniker. Il progetto si articola in quattro serate: due in questa stagione e due nella prossima per un’esecuzione integrale delle Sinfonie di Beethoven. In gennaio ascolteremo la Prima, la Seconda e la Quinta, mentre il secondo concerto coinciderà con la chiusura della stagione il 29 maggio con l’esecuzione dell’Eroica e della Quarta”.

A febbraio, grande attesa per il ritorno, dopo sei anni di assenza dell’Orchestra del Gewandhaus e di Riccardo Chailly. Insieme a loro Julian Rachlin che va ad arricchire la schiera di straordinari violinisti che nell’arco delle ultime stagioni ha calcato il palco dell’Auditorium Giovanni Agnelli (Kremer, Repin, Bell, Zukerman, Jansen, Krylov e Zehetmair). Il maestro Chailly, da poco nominato direttore musicale del Teatro alla Scala, come successore di Daniel Barenboim, dirigerà nella prima parte del concerto Julian Rachlin nel celebre Concerto di C(ajkovskij, per poi farci ascoltare la Seconda Sinfonia di Sergej Rachmaninov.

Sarà la più importante istituzione sinfonica italiana la protagonista del concerto di marzo. Diretta dal suo direttore principale Antonio Pappano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia torna al Lingotto, con la Seconda Sinfonia di Sibelius e il Primo Concerto di Rachmaninov eseguito dal giovane ma già affermato Alexander Romanovsky.

“Da un giovane pianista di cui sentiremo ancora parlare in futuro- prosegue il direttore artistico che ha presentato la stagione venerdì scorso – si passa ad aprile, per il penultimo concerto, a uno dei più grandi interpreti dello strumento degli ultimi quarant’anni: torna infatti Andrßs Schiff nella doppia veste di solista e direttore alla guida della Chamber Orchestra of Europe, da vent’anni nostra ospite ricorrente, con cui Schiff continua la sua lunga e felice collaborazione. Il Concerto in re minore Bwv 1052 di Bach, di cui Schiff è interprete sommo, e il Terzo Concerto di Bartók vedranno il pianista ungherese impegnato a dirigere dalla tastiera, che abbandonerà nella seconda parte per guidarla nella Jupiter di Mozart”.

Se ‘I Concerti del Lingotto’ si muovono dunque nel solco della propria tradizione ventennale, importanti novità coinvolgono invece la rassegna cameristica dedicata ai talenti emergenti che da quest’anno prende il nome di Lingotto Giovani. “Abbiamo deciso- ha spiegato Francesca Gentile Camerana – di adottare criteri di selezione molto più rigidi rispetto al passato, dedicando la nostra attenzione ai giovani che in anni recenti sono risultati vincitori di importanti competizioni internazionali e che, nel giro di pochi anni ci auguriamo di ospitare in Auditorium in veste di solisti insieme a grandi orchestre”. Si inizia così a novembre con il recital della violinista Anna Conunova, primo premio allo Joachim di Hannover nel 2012, insieme al pianista Julian Quentin.

A dicembre in programma un quintetto d’ottoni, i Sync Brass, che, nonostante sia un gruppo di recente costituzione, è finalista quest’anno nel Torneo Internazionale di Musica, le cui prossime fasi si svolgeranno a giugno a Parigi. Lea Galasso, una promessa del violoncello italiano, premio speciale alla Janigro Competition del 2012, sarà ospite a ‘Lingotto Musica’ a gennaio insieme a Mari Fujino, mentre a febbraio avremo un pianista di razza, Boris Giltburg, primo premio nel 2013 al Concours Reine Elisabeth del Belgio e precedentemente secondo classificato al Rubinstein di Tel Aviv dietro a Danil Trifonov. A marzo, l’Avos Piano Quartet, secondo classificato, con primo premio non assegnato, al Premio Trio di Trieste 2009.

Finale atipico della rassegna ad aprile, con la partecipazione delle ‘Pequeñas huellas – Piccole impronte’, ensemble vocale e strumentale che coinvolge bambini e adolescenti provenienti da varie nazioni del mondo, progetto educativo che si riallaccia al Sistema venezuelano di José Antonio Abreu, finalizzato alla promozione sociale dell’infanzia e della gioventù attraverso un percorso innovativo di didattica musicale. Come in passato la rassegna si rivolge non solo ai giovani intesi come esecutori, ma dedica grande attenzione anche alla formazione del pubblico di domani, consentendo l’ingresso gratuito alle classi di scuole medie, superiori e Conservatori.

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