Torino, 24 nov. (LaPresse) – E’ molto stimolante avere delle visioni diverse e spiegare all’altro le proprie idee. E’ bello avere idee diverse. Se siamo tutti d’accordo non c’è gusto, sarebbe come avere una storia d’amore senza complicazioni, ci vogliono”. Con queste parole il presidente del Torino Film Festival Ferzan Ozpetek risponde in conferenza stampa ai giornalisti che gli chiedevano se sarà difficile trovare il vincitore di questa edizione del festival insieme agli altri giurati.

“Sono stato in tanti festival – ha raccontato – ma quello di Torino per me è speciale. Da giurato non cambia mentre vedi un film ma cambia mentre ne discuti dopo. Con la vecchiaia iniziano a chiamarti sempre ai festival per fare il giurato”, ha scherzato poi il regista di successi come ‘Il bagno turco’ (1997), ‘La finestra di fronte’ (2003), ‘Le fate ignoranti’ (2001) e ‘Saturno contro’ (2007). “Quando guardi un film da giurato – ha aggiunto tornando serio – vedi le emozioni che ti provoca ma sprattutto in questo festival in cui vedi i debuttanti è molto bello individuare color che diventaranno dei grandi registi, si sente sempre un po’”.

“A Torino – ha continuato – ci sono stato tanti anni fa con il film di Tognazzi ‘Ultra’. Sono arrivato qui pensando a Torino come a una città industriale e grigia, poi conoscendola ti rendi conto che è una città bellissima. Torino ha una cosa strana: ha un suo fascino particolare, un suo mistero”. “In passato – ha aggiunto . dicevo ‘bisogna fare un giallo qui, chissà se un giorno farò un film con molto tartufo e ciocolato?”, ha ironizzato, riferendosi alle prelibatezze del Piemonte.

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