Roma, 12 gen. (LaPresse) – E’ stata accolta da un lungo applauso la salma di Mariangela Melato, arrivata nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma, dove si sono svolti i funerali. Moltissimi i cittadini comuni, gli amici, i conoscenti e i giornalisti che hanno affollato la chiesa e l’area antistante. Ad attendere il feretro c’erano, tra gli altri, Renzo Arbore, compagno di una vita diell’attrice, Gigi Proietti, Lina Wertmüller, Ettore Scola, Renato Zero, Elena Sofia Ricci, Gianni Letta, Walter Veltroni, Roberto D’Agostino, Emma Bonino. Ed è stata proprio l’esponente radicale, al termine delle esequie a tracciare un ricordo dell’artista. “Era una lottatrice – ha detto- una combattente. Elegante nel pensiero e modello raro di autonomia femminile. Sono sorpresa, commossa e onorata che sia stato concesso a me di ricordarla”.

Mariangela Melato è scomparsa ieri mattina in una clinica romana all’età di 71 anni, a causa di una grave malattia al pancreas. Attrice ironica e intelligente, era capace di passare da registri drammatici ai toni della commedia, così come dal palcoscenico teatrale all’obiettivo della macchina da presa. Indissolubilmente legata ai grandissimi del cinema, ha dato volto e anima a indimenticabili lavori di registi come Pupi Avati, Lina Wertmüller e Mario Monicelli. Vincitrice di diversi David di Donatello, Nastri d’Argento e di un Globo d’oro, la Melato era nata a Milano il 19 settembre 1941. Il suo esordio sul palcoscenico avvenne nel 1960 nella compagnia di Fantasio Piccoli, dopo il diploma all’Accademia dei filodrammatici di Milano. Recitò poi con Dario Fo, Luchino Visconti e Luca Ronconi.

Il debutto cinematografico avvenne quasi per caso nel 1969: Pupi Avati la volle per ‘Thomas e gli indemoniati’ (e Avati la diresse di nuovo in ‘Aiutami a sognare’ nel 1981) e di lì in poi la sua carriera cinematografica prese il via. Si contano più di 60 pellicole nella sua filmografia, sia sul piccolo che sul grande schermo. Tra i suoi film più conosciuti e amati ci sono ‘Travolti da un insolito destino’ e ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore’, entrambi girati in coppia con Giancarlo Giannini e diretti da Lina Wertmüller’.

Dal 1993 collaborava con il Teatro Stabile di Genova, per cui ha messo in scena, tra gli altri, ‘Un tram che si chiama desiderio’ di Arthur Miller e, nel 2010, ‘Il dolore’ tratto da Marguerite Duras. L’intensa e memorabile ‘Filumena Marturano’ di Eduardo De Filippo, in coppia com Massimo Ranieri, andata in onda su Rai1, è stata la sua ultima apparizione televisiva.

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