Roma, 25 set. (LaPresse) – Affollata conferenza stampa per il western noir ‘Le belve’ di Oliver Stone, nelle sale in 350 copie dal 25 ottobre distribuito da Universal Pictures, presentato alla Casa del Cinema di Villa Borghese. Gli attori arrivano in ritardo ma accolti da entusiastici applausi i divi John Travolta e Salma Hayek, lui con un look total black e la bellissima attrice messicana strizzata in un tubino ecrù; al loro fianco il regista di ‘Platoon’ e ‘Nato il quattro luglio’, spettinato e sorridente. E’ proprio lui a parlare del film come “il mio tentativo di fare un western ma con tanti elicotteri”, accostabile al ‘Duello al sole’ di King Vidor o a Sergio Leone. Per Travolta si è trattato di lavorare ad una “sceneggiatura fresca, attuale, che riprende eventi non solo messicani”. Il film, tratto dall’omonimo best seller di Don Wislow (Einaudi), ha un cast stellare: Benicio Del Toro (‘Traffic’), Blake Lively (‘Lanterna Verde’), Aaron Taylor-Johnson (‘Kick-Ass’), Emile Hirsch (‘Into the Wild’), Demian Bichir (‘A Better Life’) e Taylor Kitsch (‘Battleship’).

L’attrice di ‘Frida’ veste i panni dello spietato personaggio di Elena ‘La Reina’ che ha perso il marito in guerra e confessa: “Se Oliver mi avesse chiesto di interpretare un albero l’avrei fatto. E’ stupendo lavorare con lui”. Elena, personaggio ispirato ad una storia vera, è capo del cartello dei trafficanti messicani di Baja, sempre vicina al suo scagnozzo Lado (Del Toro) e all’avvocato privo di scrupoli Alex (Bichir), e viene attirata dal business innovativo di Ben (Taylor-Johnson) e Chon (Kitsch) che, insieme alla coinquilina O, cioè Ophelia (Lively), producono la miglior marijuana mai coltivata prima, grazie al talento botanico di Ben. L’attività a scopo di lucro non può però passare a lungo in sordina ed Elena vuole diventare loro socia. Si scatena così una feroce battaglia contro i narcos attraverso l’ambiguo aiuto dell’agente della Dea Dennis (Travolta) e di Spin (Hirsch), un astuto commercialista.

Si tratta di “una storia originale – sottolinea Oliver Stone – il romanzo di Wislow è stato drasticamente ridotto a 20 scene con una singola voce narrante e il finale modificato e sdoppiato. Inoltre è stato cambiato il personaggio corrotto e debole del libro, quello di John. La sceneggiatura l’ha reso camaleontico: lui è il vero manipolatore, il burattinaio che maneggia i soldi”. “Nessuno è salvo – spiega il regista, anticipando elemeni della trama – in questa guerra alla droga. Le belve sono i sei personaggi di Wislow. Salma diventa criminale per salvare i propri figli, Blake (Ophelia, ndr) alla fine spara a Del Toro nelle parti basse, il botanico coltiva l’erba per motivi medici ma poi dovrà partecipare all’assassinio di Alex, bruciato vivo. Tutto questo contraddice quello in cui credono, stanno giocando con la morale”. Perdenti come in tutte le guerre. Il film è diviso in tre parti: “All’inizio è vivace e pieno di colore, poi si trasforma in un noir con al centro il cartello, le torture, le prigioni, e il terzo atto è un western moderno con le auto al posto dei cavalli, il tramonto e le armi dell’Iraq e dell’Afghanistan. Un mondo diventato più brutale”.

Twitter @virinthesky

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata