Non solo musica: la cantautrice si cimenta nell'arte del disegno e dà vita alla sua città dei desideri

Per Nina Zilli i sogni "sono il motore della vita", tanto da avere voluto costruire intorno ad essi un'intera città onirica fatta di disegni. Ecco come nasce il suo primo libro, 'Dream city', edito da Rizzoli. La cantautrice ha deciso di mettere nero su bianco, anzi colori su bianco, tutte le sue passioni e i suoi desideri, cimentandosi nell'arte del disegno.

Chiara, questo il vero nome di Nina Zilli, racconta che il suo primo sogno è stato quello di mangiare le nuvole. Ci ha pensato a cinque anni, durante un volo verso Parigi. E infatti nelle gelaterie della sua città dei sogni la nuvola diventa proprio uno dei gusti disponibili. E così via, ogni desiderio diventa una pagina, colorata durante le lunghe notti in tour: "Portavo sempre con me una borsa piena di fogli, matite, pennarelli, acquerelli. Disegnare mi rilassava, soprattutto di notte. E' lo stesso momento in cui scrivo canzoni: sono un animale notturno".

La sua città dei sogni è divisa in quattro parti: cuore, cervello, fegato e pancia. Ad ognuno dei 'quartieri' corrispondono tipi di desideri diversi, ma quelli a cui è più affezionata sono quelli del fegato, quelli coraggiosi. Neanche a dirlo, il libro è dedicato alle "amazzoni metropolitane": "Sono le donne romantiche che credono nei sogni e preferiscono vivere una vita vera, non attraverso uno schermo. Sono femmine che non si danno mai per vinte. I sogni, si sa, si infrangono e per rimetterli insieme ci vogliono forza, passione e coraggio. Dedico il libro ai sognatori che volano alto anche se sanno di non avere ali e che cadere fa malissimo".
 

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