Il nuovo brano è un "manifesto di rinascita", racconta la cantante che torna a esibirsi dal vivo

Torna Arisa, con il nuovo singolo 'Ricominciare ancora', un "manifesto di rinascita" personale ma che in questo difficile periodo coinvolge la vita di tutti, dopo le sofferenze degli ultimi mesi. "Penso che da tutte le cose – dice l'artista a LaPresse – si possa trarre una buona massima. Questa guerra contro un nemico invisibile può anche essere considerata una guerra maestra: ci ha dato l'opportunità di capire cosa abbiamo sbagliato, cosa magari stiamo ancora sbagliando, e cosa possiamo migliorare". La cantante torna a esibirsi dal vivo con 'Ricominciare Ancora Live Set 2020': la prima tappa è a Marina di Pietrasanta (Lucca) per 'La Versiliana Festival', poi il 29 luglio sarà a Roma, alla Casa Del Jazz, nel contesto dei Concerti nel parco estate 2020.

Il nuovo brano, con il sottotitolo 'Saremo noi il miracolo', parla della voglia di rialzarsi, di ripartire sempre. "Il cambiamento vero deve partire da noi, sotto tutti i punti di vista", sottolinea Arisa, che ha sofferto, come tutti, i duri mesi del lockdown: "Ero molto preoccupata, ma ora se Dio vuole ne stiamo uscendo. Ho avuto stati d'animo contrastanti, la tv ci bombardava, tutto parlava di quello: è stato proprio diverso da tutto quello che avevo vissuto.E mi ha fatto riflettere anche sul fatto che noi a volte diamo per scontata una libertà che non tutti i popoli hanno. Per me è stato di monito, ora do valore al tempo, mentre prima pensavo che fosse tutto infinito, ma non è così".

L'artista riparte con un brano forte, di speranza, e la voglia di incontrare il pubblico: "Faremo altre date, ancora non definite, le cose si evolvono", spiega, anticipando che al momento non ha in mente un progetto definito per un nuovo album: "Farò diverse canzoni nuove, una alla volta, poi vedremo".

'Ricominciare ancora' (Etichetta Pipshow) segna un nuovo percorso artistico e personale per Arisa. Il brano, prodotto da Fabio Gargiulo, porta la firma di Claudia Franchini e Federica Abbate. "Lo considero un manifesto di rinascita, una carezza, una spinta verso una dimensione più consapevole che ci descrive protagonisti del nostro tempo e artefici del nostro destino. Serve prima di tutto a me cantare un brano che mi dica 'puoi farcela, dipende solo da te' , perché a volte mi sento vittima degli eventi e giro in tondo aspettando risposte e gratificazioni dagli altri. Questo genera un circolo vizioso di dubbi, insicurezze e tempo perso, e credo sia una sensazione molto condivisibile". "Questo brano – conclude l'artista – sancisce un nuovo inizio, con il mio compagno abbiamo deciso di scegliere in autonomia il quando il come e il perché della musica nuova in un'ottica di costruzione e crescita".

Volontaria della Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia, Arisa è scesa in prima linea durante l’emergenza con il progetto Maternità Covid-19 al fianco della clinica Mangiagalli e dell’ospedale Sacco di Milano e di molte altre realtà ospedaliere italiane, donando attrezzature urgenti e inviando volontari sanitari specializzati.

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