Si chiude così Rumori Mediterranei, la storica sezione della kermesse che si tiene al Teatro al Castello, con due imperdibili concerti, entrambi prime nazionali

Sabato 24 agosto giunge alla conclusione la XXXIX Edizione del Roccella Jazz Festival, sempre diretto da Vincenzo Staiano, quest'anno caratterizzato dal tema Oriente, come recita il titolo 'Erhuasian Summit – Verso est, ai confini del jazz', uno sguardo nuovo verso il jazz orientale, da quello dei più vicini Balcani fino alla Cina. Si chiude così Rumori Mediterranei, la storica sezione del Roccella Jazz che si tiene al Teatro al Castello, con due imperdibili concerti, entrambi prime nazionali.

Produzione originale firmata RJF e prima mondiale, apre la serata al Teatro al Castello il concerto della Tai-No Orchestra dedicato a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e John Cage, due grandi della canzone italiana e una delle figure cruciali della musica del Novecento. Si tratterà di una suggestiva performance multimediale nata su un concept di Roberto Del Piano, Massimo Falascone e Roberto Masotti e affidata alla Tai No-Orchestra che renderà omaggio alla verve dei tre con uno spettacolo multimediale che richiama Una fetta di limone, la celebre canzone dei Due Corsari Gaber e Jannacci del 1960. Il coordinamento musicale dell'opera sarà a cura di Riccardo Luppi; quello visuale di improWYSIWYG, Gianluca Lo Presti / Mammafotogramma, quello generale di Walter Prati / MMT. La non-formazione Tai-No Orchestra – Terra Australis Incognita sarà composta per l'occasione da Riccardo Luppi (sax, flauti), Tito Mangialajo Rantzer e Andrea Grossi (contrabbasso), Filippo Monico (percussioni, oggetti), Manuel Caliumi (sax), Michele Bonifati (chitarra), Lynn Cassiers (voce, giocattoli, effetti), Martin Mayes (corno francese, alphorn) e Walter Prati (violoncello, elettronica).

Grande chiusura con il Clifton Anderson Sextet, un’altra all star che arriva dagli Stati Uniti confermando la grande tradizione del Roccella Jazz, sempre attento ai migliori protagonisti americani. Il grande trombonista newyorchese, dopo aver militato a partire dal 1983 nel sestetto del celebre zio Sonny Rollins, dopo aver collaborato con grandi del jazz (Frank Foster, Carlos Garnett, Slide Hampton e McCoy Tyner), ha debuttato da solista con l'album Landmarks nel 1995 e sarà per la prima volta in Italia con una sua band di grande spessore e appeal che ha riscosso grande successo negli USA. Prima nazionale per un sestetto composto da Antoine Roney (sax tenore/soprano), Tadataka Unno (tastiere), Belden Bullock (basso), Ronnie Burrage (batteria) e Victor See Yuen (percussioni).

Il 24 terminano anche le masterclasses del Roccella Jazz Campus, tenute dai musicisti che hanno partecipato al Festival: le ultime due sono a cura proprio di Clifton Anderson e Francesco Cusa.

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