Il regista premio Oscar deceduto a Roma dopo una lunga malattia

Successi, dibattiti, polemiche e grande cinema. Si potrebbe riassumere così ciò che lascia dietro di sé Bernardo Bertolucci, scomparso a Roma a 77 anni dopo una lunga malattia. Il controverso regista, che ha segnato la storia del cinema italiano e non solo, ha scandalizzato un'intera epoca con 'Ultimo tango a Parigi', pellicola del 1972 con Marlon Brando e Maria Schneider che gli diede la notorietà. Per le scene di sesso esplicite contenute il film venne censurato e Bertolucci addirittura giudicato per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale fu privato dei diritti politici per cinque anni e condannato a quattro mesi di detenzione (pena poi sospesa). Maria Schneider ha dichiarato in più di un'occasione che la famosa scena della sodomizzazione non era nel copione, ma fu un'improvvisazione di Brando con la complicità di Bertolucci, il quale non disse niente all'attrice per avere una reazione più realistica. Lo stesso Bertolucci, a distanza di molti anni, nel 2013, ha confessato di sentirsi in un certo modo colpevole per quello che era successo alla Schneider.

Nato a Parma, figlio del poeta Attilio Bertolucci, Bernardo si trasfersce a Roma appena 12enne e inizia da giovanissimo a fare esperienze con la 16 mm. Durante l'adolescenza conosce Pier Paolo Pasolini, suo vicino di casa, che lo introduce nel mondo del cinema scegliendolo come assistente alla regia per 'Accattone'. Dopo alcuni film tra cui 'La commare secca' e 'Prima della rivoluzione', nel 1972 arriva la notorietà proprio con 'Ultimo tango a Parigi'. Da quel momento in poi la sua carriera è in ascesa, da 'Novecento' fino ad arrivare a 'L'ultimo imperatore' che nel 1988 si aggiudica nove premi Oscar, fra cui quelli per il miglior film e la miglior regia. Nel 1993 è poi la volta del successo di 'Piccolo Buddha' con Keanu Reeves. Tra gli ultimi film, da ricordare 'The Dreamers' del 2003, che ripercorre le vicende politiche e sessuali di un fratello e una sorella nella Parigi del 1968.

Oltre all'Oscar, nella lunga carriera di Bertolucci ci sono tanti altri riconoscimenti: per 'L'ultimo imperatore' vince infatti anche il Golden Glove, il David di Donatello e il Nastro d'argento. Nel 2007 la Mostra del Cinema di Venezia gli conferisce il Leone d'oro alla carriera, mentre nel 2011 ottiene la Palma d'oro onoraria al Festival di Cannes. Bertolucci, nel 1988, diventa anche Grand'ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, su proposta della presidenza del Consiglio dei ministri.

 

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