Londra (Regno Unito), 12 mar. (LaPresse) – È un giorno triste per il mondo dei libri e sul Mondo Disco. E’ morto a 66 anni Terry Pratchett, l’autore britannico della popolare serie fantasy ‘Discworld’. Pratchett era malato da tempo di Alzheimer. Pratchett “è morto nella sua casa, circondato dalla sua famiglia, con il suo gatto addormentato sul letto”, ha riferito il suo editore, Larry Finlay, della Transworld Publishers. “Ha completato il suo ultimo libro, un romanzo di Discworld, nell’estate 2014, prima di soccombere agli stadi finali della malattia”.

Nato il 28 aprile 1948 a Beaconsfield, nella contea di Buckingham, Pratchett era un moderno Jonathan Swift con il lucido disincanto di Mark Twain, un autore dotato di profonda intelligenza, ironia ed umanità con cui ha condito tutti i suoi più di 70 romanzi. Giornalista, il suo esordio letterario è avvenuto nel 1971 con ‘Il popolo del tappeto’; il primo romanzo di DiscWorld è del 1983, ‘Il colore della magia’.

Negli anni Novanta è stato l’autore più venduto nel Regno Unito, scivolando al secondo posto (e lì rimanendo stabile) dietro J.K. Rowling dopo l’avvento della saga di Harry Potter’. Complessivamente ha venduto più di 85 milioni di libri in tutto il mondo, tradotti in 37 lingue. Ma ha mantenuto il primato, di cui spesso si vantava nelle interviste col suo consueto umorismo, di essere l’autore dei libri più rubati nel Regno Unito.

“Il mondo ha perso una delle sue menti più brillanti e acute” ha scritto l’editore, “profondamente addolorato” nella nota. “In oltre di 70 libri, Terry ha arricchito il pianeta come pochi prima di lui. COme tutti quelli che lo leggono sanno, Discworld era il suo veicolo per fare satira di questo mondo: lo ha fatto brillantemente, con grande maestria, grande umorismo e costante inventiva”.

Pratchett è stato nominato ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1998 e ha ricevuto il titolo di cavaliere (Knight Bachelor) nel 2009 per i servizi resi alla letteratura. Nel 2002 ha ricevuto la Carnegie Medal per il suo romanzo per ragazzi ‘Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori’, mentre nel 2010 ha ricevuto il World Fantasy Award alla carriera.

Pratchett ha reso noto di essere affetto di Alzheimer nel dicembre 2007. Era una forma molto rara della malattia, l’atrofia corticale posteriore. Da allora ha sempre parlato pubblicamente della malattia, girando anche un documentario con la BBC, ‘Terry Pratchett: Living With Alzheimer’s’, e donando un milione di dollari nel 2008 all’ente statunitense Alzheimer’s Research Trust.
L’autore nel 2009 ha anche parlato a favore dell’eutanasia, e nel 2011 ha presentato un altro documentario con la BBC ‘Terry Pratchett: Choosing to Die’ sul tema della morte assistita. “Terry ha affrontato la sua malattia (un ‘ostacolo’, come lo chiamava lui) pubblicamente e coraggiosamente. Nel corso degli ultimi anni, è stata la sua scrittura a sostenerlo. La sua eredità durerà per decenni a venire”, ha concluso l’editore, che ha porto le condoglianze alla moglie Lyn, la figlia Rhianna, e al suo assistente Rob Wilkins.

Negli ultimi anni in cui Pratchett non era più in grado di scrivere a causa della malattia, Wilkins ha trascritto gli ultimi libri dell’autore sotto dettatura, in alternativa a un programma di dettatura vocale. La figlia Rhianna è la diretta erede di tutto l’impero di Discworld, e negli ultimi anni è stata la discepola del padre nella creazione degli ultimi libri. Oggi sul profilo Twitter @terryandrob, dopo mesi di silenzio, Rhianna ha pubblicato gli ultimi commoventi tweet dedicati a Pratchett, scritti come in uno dei suoi romanzi. “FINALMENTE, SIR TERRY, DOBBIAMO CAMMINARE INSIEME”, tutto in maiuscolo, come Pratchett faceva ‘parlare’ uno dei personaggi più amati ed inevitabilmente ricorrenti dei suoi libri, Morte. “Terry prese il braccio di Morte e lo seguì attraverso le porte e nel deserto nero sotto un cielo senza stelle”. “Fine”.

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