Parigi (Francia), 8 nov. (LaPresse/AP) – l’attrice francese Marion Cotillard, già premio Oscar per ‘La Vie en Rose’, potrebbe e breve ricevere una nuova nomination. Nel suo ruolo in ‘Rust and bone’ (‘Un sapore di ruggine e ossa’, uscito in sala il 4 ottobre) è un’allenatrice di orche, che, dopo un grave incidente, che le costa un’amputazione degli arti inferiori, deve imparare ad amare di nuovo. I critici sono già in fermento. “Il film – ha raccontato Marion – parla di due persone che ritroveranno l’amore e la luce, in un certo senso. E’ una storia molto speciale e non convenzionale. Ho sempre voluto lavorare con Jacques Audiard (sceneggiatore e regista francese, già autore di ‘Sulle mie labbra’, ‘Tutti i battiti del mio cuore’ e ‘Il profeta’, ndr) ed è anche per questo, che mi sono innamorata di questa storia e di questi personaggi”.

L’attrice e il suo co-protagonista Schoenaerts Matthias, durante la fase dell’innamoramento, condividono alcune scene molto intime. “Ho avuto un’esperienza molto particolare – ha rivelato Marion – durante le riprese. Di solito detesto le scene di sesso”. “Ma – ha continuato la Cotillard – in questa pellicola, senza le scene di sesso, il film sarebbe perderebbe molto. E anche io ero molto felice e commossa per il fatto che il mio personaggio avesse quell’esperienza nonostante i problemi che ha dovuto affrontare”.

“Sono scene emozionanti che simboleggiano il ritorno alla vita di Stephanie (il personaggio della Cotillard)”, le ha fatto eco l’attore Schoenaerts. Ha continuato il discorso il regista Audiard: “E poi, a causa delle amputazoni è un nudo diverso. Sì, è altro nudo. E’ strano a dirsi”.

La Cotillard ha anche detto che, prima dell’inizio della produzione, ha cercato di studiare il comportamento degli amputati, ma che alla fine ha deciso di provare semplicemente davanti alla macchina da presa. “Ho iniziato – ha detto – a guardare i filmati degli amputati per vedere le loro mosse e il loro corpo, ma ben presto ho sentito che non ne avevo bisogno, perché ho pensato che avrei dovuto in un certo senso ‘imparare con il mio personaggio cosa significa’. A Stephanie – ha concluso – è appena successo, è la prima volta nella sua vita”.

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