Un album dedicato "a chi è caduto ed ha avuto il coraggio di rialzarsi" racconta la cantante
Il bisogno di fare rumore. E' da questa esigenza che Levante, al secolo Claudia Lagona, ha fatto emergere il suo nuovo lavoro 'Nel caos di stanze stupefacenti', "per raccontare il caos che nasce dal profondo silenzio in cui mi sono ritrovata nell'ultimo anno". Un album dedicato "a chi è caduto ed ha avuto il coraggio di rialzarsi", a se stessa in realtà, perchè c'è tanto ego in queste tracce, dice lei. Dodici canzoni che sono quelle 'stanze stupefacenti', perchè "nel dolore la vita ti sorprende sempre". La cantautrice quasi 30enne, siciliana di nascita e torinese di adozione, ha voluto raccontare in anteprima quel caos creativo alla stampa, in attesa dell'uscita del disco il 7 aprile.
LA COPERTINA. Levante, in slip e canottiera, sdraiata per terra si guarda in uno specchio caduto, appoggiata a una poltrona ribaltata. "Qualcuno ha criticato negativamente la foto e mi è dispiaciuto: se avessi voluto mettermi in mostra in maniera sexy avrei fatto altro. Io, nella mia stanza, sono così. E così mi sono voluta mostrare: una bambina di fronte a uno specchio".
I SOCIAL NETWORK. Bazzica abitualmente su Instagram e sulle altre piattaforme, ma Levante non sopporta i 'leoni da tastiera' che l'hanno aggredita verbalmente dopo il suo giudizio negativo sul modo di manifestare solidarietà a Parigi in occasione degli attentati. "Quello che è accaduto su Facebook dopo i fatti del Bataclan mi ha spinta a scrivere 'Non me ne frega niente'. Rimasi scioccata, quel modo di esserci non mi era piaciuto e ricevetti commenti pesanti. Io non critico la rete, ma il modo poco educato di utilizzarla. Credo non ci siano grandi differenza fra realtà e internet, ma per strada non useresti mai quei modi che invece vengono utilizzati sui social. Io mi dissocio dalla maleducazione".
LE COLLABORAZIONI. Levante ha preso parte all'album 'Comunisti col Rolex' di Fedez e J-Ax, prestando la sua voce per Assenzio: "La loro chiamata mi ha stupita moltissimo, perché arrivo da percorso diverso. Ho avuto la possibilità di scegliere la canzone. Cantare con loro mi ha dato la possibilità di parlare ad una quantità maggiore di persone rispetto a quello che è il mio pubblico". Nel suo di disco, invece, Claudia ha voluto Max Gazzè che considera come "un padrino": "Quando ho scritto 'Pezzo di me', la prima persona a cui ho pensato è stata lui. Cerco sempre di metterlo dentro le mie cose".
SOGNANDO SANREMO. A oggi, al Festival non è mai andata. Ma non è un'esperienza che esclude, anzi: "E' un palco che continuo ad ambire. Mi è caro, cresciuta guardandolo. In realtà sogno Pippo Baudo: sarebbe bello se potesse dire 'l'ho inventata io'. Non smetterò di tentare, anche se mi fa un po' paura. Lo prenderei in maniera leggera, portando me stessa".
I TALENT. Levante la gavetta l'ha fatta nei pub e nei locali, ma non ha nessuna preclusione verso chi incomincia la sua carriera in televisione. "Nel 2010 fui contattata per X Factor, invece decisi di partire per Leeds e di dormire per mesi sul pavimento del bagno. Forse non ho fatto la scelta giusta (ride, ndr). Non giudico chi fa i talent, credo siano due strade diverse ma comunque faticose. Ci vuole coraggio anche a fare tv, c'è il rischio di essere dimenticati. E' necessario avere progettualità, altrimenti diventa un pericoloso salto nel vuoto".
UN BRANO SULLA VIOLENZA SULLE DONNE, UNO SULL'OMOSESSUALITA'. Sono due i brani più forti del disco di Levante. Il primo è 'Gesù cristo sono io': "Sono abituata a scrivere di me, questa volta, senza grandi pretese, ho voluto raccontare la storia delle donne maltrattate. Ho preso spunto da fatti biblici per raccontare la situazione di quelle donne che non hanno più il coraggio di esporsi. Perchè, quando ami il tuo carnefice, non é facile chiedere aiuto". Poi c'è 'Santa Rosalia': "E' una santa che si dice amasse un'altra donna. Parlo di una persona a me molto cara. L'idea della filastrocca è quella di raccontare l'omosessualità ai bambini".
I LIVE. Da maggio la cantautrice sarà in tour in giro per l'Italia, poi partiranno i concerti estivi. "Questo disco è stato scritto per essere suonato dal vivo. Ormai gli album si fanno per poterli suonare live. Oggi viviamo di concerti. Ma cosa ci inventeremo in futuro per campare di musica?".
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