Los Angeles (California, Usa), 30 mar. (LaPresse) – Jennifer Lawrence deve ringraziare sua mamma per il ruolo in ‘The Hunger games’. La rapida ascesa al successo della Lawrence è dovuta a sua mamma che l’ha convinta ad accettare il ruolo di Katniss Everdeen nel film di Gary Ross. Da quel giorno Jennifer è diventata una delle attrici più giovani e più popolari a livello internazionale, consacrata da un Oscar nel 2013 per la sua interpretazione ne ‘Il lato positivo’. Tuttavia l’attrice 22enne è stata piuttosto titubante a firmare il progetto di ‘The Hunger games’ e ha ammesso che se non avesse seguito il consiglio della mamma Karen, la sua carriera con probabilità avrebbe potuto essere molto diversa. Alla rivista britannica ‘Fabulous’ ha detto: “E’ davvero raro dire ‘sì’ a qualcosa che ti cambia completamente la vita. Io ero felice di come era la mia vita e non volevo cambiarla. Avevo questo immaginario futuro in cui da mamma accompagnavo con un minivan i miei figli. Un’immagine che non aderiva con il prendere parte a un film dalla portata enorme. Così, ho preso tre giorni per decidere e ogni giorno avevo una risposta diversa”.

“Poi – ha proseguito – ho finalmente parlato con mia mamma. Ho sempre fatto film indipendenti e lei mi ha detto: ‘Ogni volta che le persone ti chiedono perché non prendi parte a un film delle major, hai sempre risposto che era perché non ti interessava la portata del film, ma solo la storia e il personaggio. Ma sei ipocrita, perché ora hai sia la storia sia il personaggio che vorresti, ma non accetti per la dimensione del film’, così ho detto di sì”. Ad ogni modo nella vita della Lawrence i suoi genitori non sono sempre stati di sostegno, quando ha abbandonato la scuola a 14 anni per trasferirsi a New York, sono stati i suoi fratelli più grandi, Ben e Blaine, a persuadere madre e padre a darle una possibilità per realizzare i suoi sogni. Jennifer ha raccontato: “I miei fratelli li hanno chiamati e hanno detto: ‘Voi avete viaggiato per tutto il paese con noi, per il baseball, il football e il basketball. Questa è la sua partita. Dovete sostenerla’. A quel punto non hanno potuto fare diversamente”.

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