Il canale che il nuovo direttore ha in mente è "pluralista e complementare a Rai1"

L'uragano Carlo Freccero si abbatte su Rai2. Il nuovo direttore della seconda rete nazionale mette in piedi una conferenza stampa che si trasforma in un vero e proprio show dove l'ironia e le frecciatine la fanno da padrone.

La 'bomba' arriva subito. "Voglio riportare Daniele Luttazzi su Rai2", dichiara scandendo bene le parole. "Senza la satira che televisione pubblica sarebbe? E' finita l'epoca di Berlusconi e quella di Renzi ci mancherebbe che si proibisca la satira", aggiunge. Il riferimento è al cosiddetto 'editto bulgaro' con il quale l'allora premier Silvio Berlusconi, di fatto, fece cancellare 'Satyiricon' lo show del comico. "Non posso lasciare la sua satira feroce nella nebbia del potere del politicamente corretto", dice ancora Freccero.

La Rai2 che il nuovo direttore ha in mente è "pluralista e complementare a Rai1". Freccero parla di questa nuova sfida come di un "dottorato" ma sopratutto di una "rivincita sulle nefandezze di un potere che è passato". Ed è proprio a riguardo di ciò che partono gli attacchi più diretti: "Non ho mai avuto Rai1 perché in passato la politica ed una parte del Vaticano, e mi riferisco al Cardinal Bertone, non ha permesso che io diventassi direttore della prima rete nazionale". Quanto al Pd, invece, "mi ha mandato sul satellite (a Rai4, ndr) per punirmi ma mi ha aiutato perché così ho capito veramente cosa sia la tv digitale". Freccero però non vuole sentire parlare di televisione sovranista: "Io faccio la tv punto e basta – sbotta – amo il pluralismo, più voci dissidenti ci sono e meglio è. Il pensiero unico, invece, lo detesto".

La nuova guida di Rai2 professa grande comunione di intenti con l'ad Fabrizio Salini. "Se lui è Don Chisciotte io sarò il suo Sancho Panza", dice strappando una risata ai presenti. Ed anche con il direttore del telegiornale, Gennaro Sangiuliano, "la collaborazione è strettissima, in lui ho trovato un intellettuale". A tal proposito Freccero svela la seconda grande novità presente nel suo programma editoriale: una trasmissione di approfondimento al termine del Tg. "È una lacuna che deve essere colmata subito – spiega – è una vergogna". La volontà è quella di partire "al massimo entro fine gennaio" con dei conduttori che "vorrei fossere reperiti fra le risorse interne del Tg". In attesa che ciò avvenga dal 7 gennaio il Tg2 si allungerà di 10-15 minuti. L'idea di Freccero è quella di concentrare gli sforzi nella fascia oraria dalle 19 alle 24. Nelle rimanenti ci sarà spazio soprattutto per lo sport e per varie repliche, "ma di qualità".

L'onda di piena travolgerà anche alcuni programmi come 'Night Tabloid'. La conduzione sarà sempre affidata ad Annalisa Bruchi ma si chiamerà 'Povera Patria'. "Era un titolo demenziale – argomenta Freccero – si occuperà del rapporto fra economia e politica. Ci punto tantissimo". Si sdoppierà invece 'Nemo'. Da una parte un programma, ancora senza nome, condotto da Alessandro Sortino, "perché gli autori devono metterci la faccia" e dall'altra 'Realiti Sciò' di Enrico Lucci,"che racconta l’Italia dei selfie, il narcisismo dei poveri ". Novità anche per la rubrica religiosa 'Sulla via di Damasco" affidata a Eva Crosetta. "Sto lavorando con la commissione di vigilanza per avere una rubrica anche sulla religione musulmana", aggiunge ancora Freccero.

 

Sul capitolo ritorno di Simona Ventura con 'The Voice', infine, resta da sistemare un intoppo. "Lei per i talent è la numero uno – conclude Freccero – ma il programma deve risolvere un problema: non ci sono studi a disposizione. Lo faremo se se ne troverà uno".

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