Il cast racconta l'esperienza di lavorare con Tim Burton in occasione dell'uscita del remake del classico Disney "Dumbo"

"Quando Tim Burton mi ha detto che dovevo interpretare una trapezista sono andata nel panico". Eva Green non ha problemi a confessare la sua terribile fobia dell'altezza durante la promozione alla stampa internazionale di Dumbo, in un albergo al centro di Londra. Anche perché l'attrice francese il suo terrore lo ha superato per esigenze di copione e ha realizzato figure e piroette in aria, dopo un duro allenamento di quasi tre mesi, perché quando si ha la possibilità di lavorare per uno dei registi più creativi di Hollywood ci si tira su le maniche e si fa ciò che il personaggio richiede. Non lo pensa solo lei, ma tutto il cast di Dumbo, che a Londra ha sfilato sul tappeto rosso dell'anteprima britannica.

Un cast eterogeneo, quello del remake del noto classico Disney del 1941, che ha ancora una volta come protagonista un elefantino deriso per le orecchie troppo grandi, almeno fino a quando non si dimostreranno delle bizzarre ma magnifiche ali. Nella nuova versione della storia, compaiono tantissimi personaggi umani, tutti componenti del circo. C'è la trapezista di Eva Green, ma c'è anche il proprietario del tendone, interpretato da Danny DeVito, e Colin Farrell, nei panni dell'ex star in uno show con i cavalli, appena tornato dalla guerra senza il braccio sinistro e con la necessità di recuperare il rapporto con i suoi due figli. Se i primi due avevano già lavorato in passato con Tim Burton (Danny DeVito interpretò in Big Fish un ruolo simile a questo e prima ancora fu il Pinguino di Batman mentre Eva Green aveva recitato in 'Dark Shadows' e 'Miss Peregrine'), Colin Farrell realizza un sogno con questo ruolo. "È stata una gioia indescrivibile avere l'occasione di lavorare con Tim Burton – ha dichiarato a LaPresse – perché è un creativo incredibile, coinvolto attivamente in tutto il processo del film. Sul set è concentratissimo e si vede che ha un profondo riguardo, cura e amore verso il potere di una storia".

DeVito, Green e Farrell: "Ecco il nostro Dumbo del 21esimo secolo"

E questa non era certo una storia qualsiasi: Dumbo ha fatto parte dell'infanzia di milioni di persone. "Sono nato dopo l'uscita del film – ha ricordato Danny DeVito – ma mia sorella mi portò al cinema a vederlo. Poi ho avuto tre figli e sono stato io a fargli vedere Dumbo, che è diventato uno dei nostri cartoni preferiti per i grandi valori che trasmette e per l'arte spettacolare dell'animazione". "La storia d'amore tra mamma e figlio è così potente – ha detto Eva Green a LaPresse – che mi faceva sciogliere da bambina". 

Dumbo, Eva Green e Colin Farrell: "Abbiamo fatto pazzie per Tim Burton"

Anche se nel cast c'è una 'pecora nera', Colin Farrell, che da piccolo non aveva mai visto Dumbo: "L'ho guardato la prima volta in aereo pochi mesi prima di girare la nuova versione". Non che il cartoon abbia avuto una grande influenza sul suo personaggio che, come gli altri, è assolutamente nuovo e affatto facile. "Ho dovuto recitare tutto il tempo senza il braccio sinistro ma – ha spiegato Farrell – ciò che mi preoccupava di più era l'aspetto emotivo e psicologico del personaggio: ho cercato di dare rilievo al suo dolore ma allo stesso tempo realizzare un figura coerente in questo tipo di film, che non è un dramma". Soprattutto fisica è stata al contrario la sfida di Eva Green, che ha preso lezioni di danza per potersi muovere in maniera aggraziata ed elegante in ogni momento ("Ho lavorato su ogni tipo di gesto, persino sul movimento dei mignoli") e che ha imparato a esibire coreografie in aria. "All'inizio pensavo che avrebbero fatto fare le coreografia a un'acrobata e che poi avrebbero aggiungo la mia faccia in seguito, invece ho scoperto che avrei dovuto imparare a fare le figure da me. Sono stata allenata da dei fantastici artisti circensi e mi sono esibita veramente: è stato un miracolo essere stata in grado di affrontare la mia paura dell'altezza". 

Un team di grandi star per realizzare quello che Danny DeVito ha definito il "Dumbo del 21esimo secolo". "Tutti i valori, i messaggi e le lezioni intrinseci nel film originale – ha dichiarato a Londra – sono stati affidati alla magia e alla sconfinata immaginazione di Tim Burton". .

 

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