Los Angeles (California, Usa), 2 nov. (LaPresse) – Grande vittoria in tribunale per la famiglia Spears. Il giudice ha rigettato il caso contro Britney Spears e i suoi genitori, Lynne e Jamie, dichiarando inconsistenti le accuse dell’ex manager della popstar, Sam Lutfi, di diffamazione, violazione di contratto e percosse. “Ci ho davvero pensato a lungo e profondamente”, ha detto il giudice della corte superiore di Los Angeles Suzanne Brugera. “E’ la cosa giusta da fare e la farò”, ha aggiunto.

Jamie e Lynn hanno dichiarato che Lufti non aveva subito alcuna lesione durante la lite avvenuta nel 2008 con il padre di Britney e che non esisteva un contratto valido che desse al manager diritto di percepire il salario richiesto alla cantante. Anche l’avvocato della cantante ha detto che non esisteva alcun contratto e, se fosse esistito, sarebbe derivato dall’ “influenza indebita” di Lufti sulla giovane star, che l’avrebbe fatta sentire sotto pressione. “Farò appello”, ha detto Lutfi ai reporter. Il processo è durato otto giorni.

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