Nuovo disco e nel 2018 tour in Italia: tappa a maggio a Brescia, Roma, Bologna e Milano

Prima la resurrezione dopo la malattia, poi l'evoluzione. Non a caso, 'Evolution' è l'album di Anastacia che segue 'Resurrection'. L'evoluzione, in realtà, è una riscoperta di se stessa e il nuovo lavoro uscito a metà settembre è il modo più diretto e sintetico per raccontarla. Una traiettoria musicale e personale, tanto che la cantante americana si sente quasi in dovere di svelare un retroscena: mentre pensava a quale titolo dare all'album, si è accorta di come le tracce segnassero il suo cambiamento. "Il disco ha delle vibrazioni molto simili ai miei primi tre album. I suoni e i messaggi sono gli stessi, ma oggi sono più saggia e più forte".

Una forza che, negli anni, Anastacia ha dovuto tirare fuori non solo nella professione, ma anche nella vita privata. Prima nel 2003 e poi nel 2013 è stata colpita da due tumori al seno. A causa del secondo si è sottoposta ad una doppia mastectomia. Un percorso lungo e difficile per riconquistare sia la salute sia la femminilità. Ma l'ottimismo e la positività la accompagnano passo dopo passo: "Il mio è un work in progress. L'importante è non avere pensieri negativi, cercare di afferrare il meglio. Della parola 'cancer', per esempio, io prendo solo le prime tre lettere ('can', io posso, ndr)". Ma una donna dall'immagine così forte ed esplosiva, non ha mai avuto paura in questi anni di lotta? "Io non credo nella paura: voglio così tanto vivere da essermi tagliata parti del corpo per potere continuare a farlo, per trasmettere la gioia ad altre persone". Su una sola cosa, Anastacia, non transige. E in questo, di positivo, non vede nulla: "Odio Donald Trump. Non è il mio presidente. Anche solo parlarne, per me, è una perdita di tempo. Gliene dedichiamo già troppo. Non credo in nulla di quello che fa e dice. Io sono americana e Trump non ci rappresenta". Una posizione rigidissima, tanto da definirlo "una barzelletta" e un "motivo di imbarazzo" per gli Stati Uniti.

Archiviato l'argomento politica, che pare l'unica cosa capace di scipparle il sorriso, il volto di Anastacia torna sereno e ricomincia a parlare della sua musica. Presto sarà di nuovo in tournée, in Italia farà tappa a maggio a Brescia, Roma, Bologna e Milano. Non scriverà più i suoi brani, come ha fatto l'ultima volta, durante il tour, perché  "è troppo stancante". Dei live, per il momento, anticipa poco se non che vorrebbe fare scegliere alcuni brani al pubblico.

Ma il legame con l'Italia, per Anastacia, non passa solo attraverso i fan o l'amore per il cibo. Durante la sua carriera ha infatti collezionato collaborazioni con artisti di casa nostra del calibro di Pavarotti e Eros Ramazzotti. Ma anche Francesco Gabbani: "Ho capito subito che è una super star, lo adoro e vorrei cantare con lui in studio. E' incredibile e carismatico". Ultimo duetto, in ordine di tempo, quello con Umberto Tozzi per i quaranta anni di 'Ti amo'. Di questa versione del brano, la cantante americana è entusiasta. Un solo dispiacere: non poter essere sul palco dell'Arena di Verona per la festa del 14 ottobre. La data è stata rimandata a causa di un malore di Tozzi e per precedenti impegni Anastacia non potrà esserci: "Ci ho provato, mi dispiace tanto. Però siamo riusciti a esibirci insieme dal vivo, presto lo vedrete…".
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata