Finalmente partita l'attesa e discussa edizione del Festival: la giuria demoscopica mette Annalisa al primo posto

 E’ finalmente partita l’attesa e discussa edizione del Festival di Sanremo in epoca Covid. Niente pubblico, carrelli per portare i fiori sul palco, attenzione alle distanze. Ma, incredibilmente, pare che Fiorello e Amadeus siano riusciti a trasformare le difficoltà nel loro punto di forza. Fra i due c’è la stessa chimica della scorsa edizione. Fiorello inanella una battuta dopo l’altra, Amadeus gli fa da spalla. E ride, di gusto, sinceramente. Tanto che è impossibile non mettersi nei loro panni, in questa situazione surreale, e sorridere.

Fiorello inventa il tormentone dell’anno: “Su i braccioli, giù i braccioli”, rivolgendosi alle sedie vuote in platea. Quelle sedie vuote che diventano parte integrante dello spettacolo per il quale il cuore di Amadeus “batte più forte” e che riparte “dall’ultima immagine felice di un intero Paese che da lì a pochi giorni sarebbe stato in un incredibile lockdown e nessuno se lo sarebbe aspettato”. Torna infatti all’Ariston Diodato, vincitore dello scorso Festival con ‘Fai rumore’, e l’emozione riporta proprio a quegli ultimi giorni pre-pandemia.

Ma se bisogna scegliere il vero protagonista della serata, quello è Zlatan Ibrahimovic. Dal campione rossonero, ospite fisso di tutte e cinque le serate, ci si aspettava tanto. E lui non delude. Sua la gag migliore della serata. “E’ un onore per me essere qua, ma anche per te avermi qua”, dice ad Amadeus. E aggiunge: “Sul campo da calcio mi sento grande, potente. Qua mi sento più piccolo. Però sempre più grande di te e più potente”. Ibra spiega di avere portato le sue regole del Festival. “Ma io sono il direttore”, dice Amadeus. “Ah, ti hanno detto così? Il direttore è Zlatan”, risponde Ibrahimovic. Che poi detta le sue regole: “Il Festival sarà con 22 cantanti. 11 contro 11, se no non è regolare. Ce ne sono 26? Vendili, il Liverpool sta cercando 4 difensori. Se no li tengo io, metto nel mio giardino e li faccio lavorare. E quanto è grande il palco? Non va bene, è fatto per piccole persone come te. Mi serve un 105 per 68 come San Siro, se no il Festival è annullato”.

Senza dimenticarsi delle tre donne della prima serata del Festival. La straordinaria Loredana Bertè che fa cantare tutti con un medley dei suoi successi e presenta in anteprima il nuovo singolo ‘Figlia di’. L’emozionatissima Matilda De Angelis, in abito Prada bordeaux con profondo scollo a V, anche lei con il fiatone per l’agitazione: “Questo è un palco strano, ti fa dimenticare tutte le cose che sai fare, tipo produrre saliva”. Per finire con Alessia Bonari, l’infermiera diventata un simbolo del lockdown a causa della foto postata su Instagram con i segni della mascherina durante la pandemia. All’Ariston arriva per lanciare il suo appello: “La situazione è sempre la stessa, ci tengo a mandare il messaggio che non bisogna abbassare la guardia. Bisogna continuare a stare attenti e uniti, tutti insieme ce la faremo”. E un monito lo lancia anche Amadeus: “Ho sentito il ministro Speranza al telefono, mi ha chiesto di ricordare che non ne possiamo più ma che c’è solo un modo, al di là dei vaccini, di uscire dalla pandemia: usare la mascherina, lavarci le mani, stare attenti. Non possiamo andare avanti così, dobbiamo tornare alla normalità”. Con tanto di ringraziamenti via Twitter del ministro della Salute: “Grazie Amadeus e grazie Alessia. Il virus si può battere solo con l’impegno di tutti”.

Al termine della prima serata, la giuria demoscopica ha decretato la classifica parziale dei primi 13 Big in gara: al primo posto Annalisa, a seguire Noemi, Fasma, Francesca Michielin & Fedez, Francesco Renga, Arisa, Maneskin, Max Gazzè, Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Madame, Ghemon, Aiello.

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