La novità potrebbe mettere in crisi i 50 milioni di persone che ora ascoltano musica senza limiti attraverso l'account gratuito

L'annuncio getterà nello sconforto migliaia di appassionati di musica. Spotify potrebbe mettere a pagamento tutte le nuove uscite. L'indiscrezione è stata riportata dal Financial Times, secondo il quale in futuro, chi non avrà l'abbonamento Premium alla piattaforma, non potrà più ascoltare nessuna novità.

Si tratterebbe di una modifica significativa per gli utenti di Spotify. In circa 50 milioni, a oggi, hanno infatti un account gratuito che permette loro di ascoltare tutta la sconfinata libreria musicale della piattaforma (circa 30 milioni di canzoni) in maniera assolutamente libera, pagando solo lo scotto di qualche interruzione pubblicitaria e di non avere a disposizione tutte le funzionalità sui dispositivi mobile. L'abbonamento Premium, a oggi, ha un costo di 9,99 euro al mese e al momento conta 50 milioni di utenti: cifra che supera di gran lunga i 20 milioni di Apple Music, che non ha contenuti gratuiti, e i 3 milioni di Tidal, piattaforma creata da Jay-Z.

Ora, pare che Spotify sia vicina alla firma di un accordo con le più importanti case discografiche mondiali (fra cui Universal, Sony e Warner) per offrire le loro nuove uscite in esclusiva agli abbonati Premium. Questo sarebbe dovuto al timore, proprio dei discografici, che gli ascolti gratis in streaming possano influenzare le vendite degli album e disincentivare il passaggio a Premium.

Spotify vive da anni una situazione di attrito con alcune star della musica. Una su tutte: Taylor Swift. La popstar nel 2014 ha ritirato tutti i suoi lavori dalla piattaforma spiegando che "la musica è arte, l'arte è importante è rara. Le cose rare e importanti sono preziose. E dovreste pagare per le cose di valore. Per questo, secondo me, la musica non dovrebbe essere gratuita".

L'accordo fra Spotify e le case discografiche, secondo il Financial Times, potrebbe essere firmato nel giro di poche settimane anche in vista di una possibile quotazione in Borsa della piattaforma. Spotify, valutata a 8,5 miliardi di dollari, nel 2015 ha segnato una perdita di 173 milioni di euro, nonostante abbia raddoppiato i ricavi, pari a 1,9 miliardi. La piattaforma svedese, quindi, è in crescita ma in rosso. Al momento l'accordo con le major non è stato ufficializzato, e Spotify non ha commentato l'indiscrezione.

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