Denver (Colorado, Usa), 17 mag. (LaPresse/AP) – Il batterista dei ‘OneRepublic’, Edward Ray Fisher, si è dichiarato non colpevole di aggressione, accusa mossa dalla sua ragazza, che ha fatto scattare l’arresto del musicista, lunedì scorso. La sua ormai ex fidanzata Lonnie Weygant aveva sporto denuncia accusando il batterista di averle fatto male dopo la rottura della loro relazione, avvenuta nella notte di lunedì. La donna ha raccontato alla polizia che Fisher le ha afferrato la testa e l’ha gettata a terra durante una discussione. Nel tentativo di allontanarsi, la giovane si sarebbe anche chiusa in bagno e, secondo quando descritto, il musicista avrebbe forzato la porta.

Diversa è invece stata la versione del membro dei ‘OneRepublic’ che ha raccontato che è stata la Weygant a colpirlo alla testa. Fisher avrebbe cercato di andarsene, ma lei sarebbe uscita e avrebbe preso il cane di lui. L’avvocato del musicista non ha risposto ad un messaggio telefonico per rilasciare dichiarazioni e neanche un portavoce della Interscope Records ha voluto dare ulteriori informazioni. Non si sa quale sia la verità ma Fisher, apparso davanti al tribunale del Colorado ieri, si è dichiarato non colpevole per tutte le accuse fatte a suo carico, dall’aggressione, alla distruzione di proprietà privata, a due accuse per disturbo della quiete pubblica, ai torti ad un minore.

La polizia aveva infatti riferito che al fatto era presente un minorenne. Secondo quanto riportato dal ‘Denver Post’ il batterista è così stato liberato su cauzione pagando 550 dollari, circa 430 euro. L’ex fidanzata ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’incidente in un’intervista alla tv locale Fox31 spiegando: “Le cose sono solo scappate di mano e lui ha perso la pazienza”.

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