Roma, 19 dic. (LaPresse) – Un diploma consegnato perchè sia l’avvio di una luminosa carriera nel mondo dello spettacolo per tanti giovani artisti. É all’insegna di questo augurio rivolto da celebri attori italiani come Cristian De Sica, Lino Banfi, Pino Insegno, Monica Scattini e Daniel McVicar, che é andata in scena in piazza Augusto Imperatore in Roma, a due passi dall’Ara Pacis Augustea la serata di gala per la consegna dei diplomi ai giovani attori della scuola di recitazione Accademia Artisti presieduta da Rita Statte e diretta da Carlo Principini. Nel corso della serata è stata assegnata una borsa di studio intitolata a Rubino Rubini, già direttore della scuola e recentemente scomparso, alla giovane attrice Sara Cardinaletti.

“Lavorare con i giovani è sempre molto stimolante perché si sente l’energia che hanno i giovani, la voglia di imparare e di crescere”, ha detto Carlo Principini, direttore della scuola e direttore artistico della Publispei (‘Tutti Pazzi per Amore’, ‘I Cesaroni’, ‘Un Medico in Famiglia’). “La nostra è una scuola molto pratica, insegnamo a recitare e a stare sul set, abbiamo bravissimi docenti e amici attori che vengono a fare diversi stage. Siamo molto contenti – ha aggiunto – perché già diversi allievi sono stati scelti per lavorare nelle maggiori produzioni italiane” come ‘Don Matteo’, ‘Distretto di Polizia’.

“Come produttori – ha proseguito – continuiamo la tradizione di lavorare con i giovani. Abbiamo avuto l’onore di lanciare nel recente passato personaggi come Laura Chiatti, Riccardo Scamarcio, Enrico Brignano e Lunetta Savino. Anche Elio Germano che ha fatto con noi il primo ‘Un medico in famiglia’ e poi é arrivato dove é arrivato. L’augurio é che anche questi ragazzi possano fare la stessa carriera”.

“Credo sia molto bello vedere tanti artisti importanti intervenire ad un evento come questo per dare il loro supporto ai giovani artisti”, ha commentato Daniel McVicar. “Trovo che sia un bel modo di dare loro il benvenuto nel mondo dello spettacolo – ha spiegato -. Sento spesso dire che gli artisti italiani non studiano, ma non é affatto vero. É importante studiare, io l’ho fatto a Londra e poi a Los Angeles al California Institute of Arts e successivamente con Lee Strasberg, Paul Sills e Stella Adler, a stretto contatto con loro e quello che si fa in questa scuola è simile a quello che ho fatto io. I ragazzi possono imparare molto dagli attori affermati stando loro vicino, quasi anche solo toccandoli”.

De Sica ha parlato del suo ‘Natale a Cortina’. “Credo che sarà un grande successo – ha detto – anche se ha avuto una partenza sotto tono. Anche il film di Pieraccioni non è partito benissimo, ma è per il mercato che in questo momento é un po’ basso”. “Credo che sarà comunque un film da 15-18 milioni di euro”, ha sottolineato. “Non mi piace – ha aggiunto – il modo di scrivere sul genere da parte di alcuni giornalisti. Non si rendono conto che attaccare il cinepanettone italiano, forse per invidia, lo manda a picco e fa perdere tanti posti di lavoro in Italia? Trovo stupido questo accanimento mediatico. Un film americano non porta mica lavoro qui da noi, questi film invece sì”.

“Per quanto può valere – conclude De Sica – secondo me questo é uno dei più bei cinepanettoni che abbia fatto, forse il migliore e sono convinto che andrà bene e recupererà”. De Sica poi ha sottolineato che dopo essere stato girato all’estero per diversi anni, il cinepanettone quest’anno torna in Italia: “Mi sembrava giusto dopo tante mete esotiche che si tornasse a parlare d’Italia, specie in un momento come questo”.

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