Il partito di Rajoy non riesce ad ottenere nuovamente la maggioranza assoluta. Tengono i socialisti al secondo posto

Il partito Popolare (PP) del premier Mariano Rajoy si riconferma il primo partito spagnolo ma non riesce ad ottenere nuovamente la maggioranza assoluta per poter governare da solo, gettando così la Spagna in un periodo di stallo politico così come accaduto dopo le politiche del 20 dicembre. A grande sorpresa, sono stati clamorosamente smentiti i sondaggi e gli exit poll che davano l'UP (Podemos insieme a Izquierda Unida) davanti ai socialisti del Psoe e una possibile maggioranza di sinistra in Congreso. I popolari hanno vinto con il 33% dei voti e 137 seggi, lontani quindi dai 176 deputati necessari per ottenere la maggioranza assoluta e governare. Secondo il Psoe con il 22,7% e 85 deputati, seguito dall'alleanza di Podemos con Izquierda Unida al 21,10% con 45 seggi e da Ciudadanos con il 13,03% e 32 deputati.

A metà scrutinio, il segretario politico e responsabile della campagna di Unidos Podemos, Inigo Errejón, è intervenuto riconoscendo che "non si tratta di buoni risultati né per l'alleanza Unimos Podemos né per la Spagna stessa.

AFFLUENZA IN CALO – I seggi hanno aperto alle 9 di domenica per raccogliere i voti di oltre 36,5 milioni di spagnoli per eleggere i 350 deputati del Congresso dei Deputati e i 208 del Senato. Nonostante i molteplici appello al voto da parte dei leader del partito, l'affluenza registrata alle 18 era del 51,2% degli elettori, sette punti in meno rispetto al 20 dicembre alla stessa ora e la più bassa di tutta la democrazia. In salita nelle ultime ore, fino al 69,7%, molto simile a quella dello scorso 20 dicembre. Vanno considerati però, sottolineano gli analisti, i 197.245 nuovi elettori che in questi sei mesi hanno compiuto 18 anni. L'affluenza è stata particolarmente bassa a Madrid e in Catalogna.

LE ALLEANZE – I giochi ora sono nuovamente aperti. Dopo il sogno infranto di Podemos di poter governare con una maggioranza di sinistra, ora la partita torna in mano ai popolari, vincitori per la seconda volta. In questo mese di campagna elettorale Rajoy ha continuato a proporre l'ipotesi da sempre sostenuto, quella di una Gran Coalicion con i socialisti e Ciudadanos, in modo da garantire la governabilità del Paese. Il leader socialista Pedro Sanchez aveva sempre rifiutato. Da soli, popolari e Ciudadanos arrivano ora a 168 deputati, ancora lontani dalla maggioranza assoluta di 176 seggi del Congresso. Ancora più difficile, come scrive El Pais, un'alleanza tra Psoe e Podemos, che di sicuro non arrivano insieme alla maggioranza assoluta senza i voti delle minoranze, come i nazionalisti baschi del Pnv (5 seggi) o gli indipendentisti catalani di Cdc e Erc (17 deputati).

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