Soltanto nelle gare di questo weekend diversi sono stati gli episodi contestati, alcuni visionati dal Var e altri no

La novità principale del campionato di Serie A 2017/2018 è certamente l' introduzione della Video Assistant Referee o meglio nota come VAR. Il supporto tecnologico per correggere gli errori arbitrali voluto dalla FIFA ha trovato in Italia, grazie anche al presidente federale uscente Carlo Tavecchio, un campionato pioniere nel suo utilizzo.

Al termine del girone di andata è positivo il primo bilancio sulla sua rivoluzionaria introduzione. In base ai dati forniti nelle scorse settimane dal designatore Nicola Rizzoli grazie all'introduzione del Var sono calati di circa il 30% gli errori, stessa perfentuale per quanto riguarda le ammonizioni per proteste. Proprio la diminizione dei capannelli intorno all'arbitro, triste fenomeno da sempre nel nostro campionato, è forse l'aspetto che più di tutti balza agli occhi nel guardare oggi una partita della Serie A.

Se è vero che i tempi nell'uso del Var non sempre sono rapidissimi, anche se ultimamente le cose sono migliorare, c'è da dire che rispetto allo scorso campionato il tempo effettivo di gioco è aumentato di circa un minuto. Nonostante questo, nelle ultime tre giornate sono fioccate le polemiche. Soltanto nelle gare di questo weekend diversi sono stati gli episodi contestati, alcuni visionati dal Var e altri no. Il più clamoroso è sicuramente il rigore non dato al Crotone contro il Napoli per un fallo di mani in area di Mertens. Ma dubbi ha destato anche la mancata espulsione di Romagnoli in Fiorentina-Milan e i due gol annullati per fuorigioco alla Roma contro il Sassuolo (grazie al Var).

Ma a far deflagare le polemiche è stata la mancata concessione di un rigore alla Lazio (decisivo il Var) contro l'Inter per un tocco di mani di Skriniar in area, chiaramente involontario. A fare rumore sono state le parole del tecnico della Lazio Simone Inzaghi che nel tracciare il suo bilancio del VAR, lo ha definito "assolutamente negativo perché toglie le emozioni del calcio: ormai dopo un gol non ci si abbraccia più. In Europa League senza il VAR mi emoziono di più a seguire la partita". Parole dure e che hanno subito creato un fronte di favorevoli e contrari al Var. Con il tecnico laziale si è schierato ad esempio Eusebio Di Francesco della Roma: "A me non piace, nel bene e nel male. Esiste l'errore, che continua ad esserci e con il Var dà ancora più fastidio". Scettico sull'introduzione del Var, da tempi non sospetti, è stato Maurizio Sarri del Napoli: "Sono dubbioso, toglie spontaneità ed entusiasmo. Qualche errore viene evitato, sarei per un uso molto moderato". Anche il tecnico della Fiorentina Stefano Pioli è dell'idea che "il VAR c'è e a volte prende decisioni giuste ma altre no".

Del partito 'pro' Var, pur avendo più di un motivo di lamentarsene, c'è il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri: "Io l'ho sempre promosso, ho solamente parlato degli episodi oggettivi. Sicuramente migliorerà". Anche il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti è favorevole alla tecnologia: "Basta vedere le cose positive che sono state fatte. E non c'è paragone tra quelle giuste e quelle sbagliate: non lo dico io, lo dicono tutti". Rino Gattuso, fresco neo allenatore del Milan, ha parlato del Var come di "uno strumento importante che non ti fa pensare male, è una cosa che nel calcio ci voleva". Var promosso anche dall'allenatore del Verona Fabio Pecchia "nonostante alcuni episodi contrari, se si continua così si può solo migliorare. Si vive la partita con maggiore serenità".

Compatta a favore della moviola in campo è la classe arbitrale, che ha già fatto sapere che non si tornerà indietro. "Sono scomparse le proteste, con relative ammonizioni, le simulazioni", ha detto il presidente dell'Aia Marcello Nicchi. "Anche gli arbitri ora sono più tranquilli", ha aggiunto. "L'esperimento procede bene, addirittura meglio del previsto", è il pensiero del designatore Rizzoli espresso nelle scorse settimane. "Per me c'è un campionato migliore grazie al Var, dobbiamo sicuramente migliorare ma la strada è quella giusta", ha detto anche il responsabile italiano del progetto Var Roberto Rosetti. E fra i protagonisti in campo, sicuramente autorevole il giudizio di Gianluca Rocchi secondo cui "il bilancio del Var dei primi mesi è assolutamente positivo. Non deve essere invasivo, ma un supporto fondamentale laddove l'arbitro non arriva".
 

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