Tre i casi di infezione in Regno Unito, due in Spagna. Al momento il Paese più colpito dalla malattia, che viene trasmessa dalle zanzare, è il Brasile
Il ministro ecuadoriano alla Sanità pubblica, Margarita Guevara, ha confermato 17 casi di virus zika nel Paese spiegando che la malattia trasmessa dalle zanzare si sta diffondendo in tutta l'America Latina e nei Caraibi. Guevara ha consigliato alle donne di posticipare la decisione di una gravidanza, avvertendo che il virus potrebbe causare casi di microcefalia nei feti e rappresenta un rischio per le donne che intendono restare incinta prima almeno di agosto. Guevara ha però avvertito che l'Ecuador "sta controllando e lavorando" per fermare la diffusione del virus tra le donne in gravidanza istruendo ospedali e cliniche specializzate per effettuare esami con ultrasuoni dando priorità a casi sospetti. Nessuna donna incinta è stata infettata finora. Al momento il Paese più colpito è il Brasile.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato venerdì che ci sono stati 3.893 casi sospetti di microcefalia in Brasile, che hanno incluso 49 morti (in 5 casi è stato dimostrato il rapporto tra malformazioni neonatali e virus). Nel frattempo, ieri la Repubblica Dominicana ha confermato i suoi primi 10 casi di virus zika.
CASI IN EUROPA – Intanto ieri il servizio sanitario pubblico del Regno Unito ha confermato tre casi di infezione da virus zika di cittadini rientrati nel Paese dopo un viaggio in Centro e Sud America. I tre hanno contratto il virus, che se colpisce donne incinta rischia di provare microcefalia nel neonato, attraverso le punture di zanzara in Colombia, Suriname e Guyana.
La sanità britannica ha annunciato in un comunicato che il virus zika non si incontra "in forma naturale" nelle isole britanniche e che "non può essere diffuso direttamente da persona a persona".
"Un piccolo numero di casi si sono verificati attraverso la trasmissione sessuale o con la trasmissione tra madre e feto attraverso la placenta", ha aggiunto.
Anche in Spagna, due sudamericane residenti in Catalogna sono state trovate positive al virus zika: la notizia è stata confermata da fonti del dipartimento della salute catalano che ha sottolineato l'assenza di rischio per la popolazione spagnola.
L'OMS – L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) non raccomanda nessuna misura specifica sulla pianificazione familiare o restrizioni di stili di vita per prevenire il contagio del virus zika. "I nostri consigli sono gli stessi di sempre, ogni Paese può decidere di prendere le misure che ritiene necessarie ma noi, per ora, non abbiamo diramato nessuna direttiva" ha spiegato Christian Lindmeier, portavoce di Oms, durante una conferenza stampa in relazione alle raccomandazioni fatte ieri da Colombia ed El Salvador ai cittadini di rinviare eventuali gravidanze per evitare le conseguenze di un eventuale contagio.
Il portavoce ha fatto riferimento ai dati nazionali e agli studi sulla relazione tra il virus e casi di microcefalia nei neonati, ma ha precisato di non poter fornire ulteriori dettagli più specifici. Lindmeier ha solo ricordato l'epidemia di zika in Polinesia Francese nel 2013 che ad oggi non ha causato casi di microcefalia.
Il virus zika è trasmesso dalla zanzara Aedes aegypti, lo stesso vettore responsabile della trasmissione di dengue e chikungunya.
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