Erano tre anni che il Sant'Andrea aveva presentato il progetto di trapianto "multitessuto" al ministero della Salute, che lo aveva approvato. Finora, però, non era stato possibile realizzarlo per mancanza di donatori

Una donna di 49 anni colpita da una malattia genetica rara avrà un nuovo volto. É lei la prima paziente a sottoporsi a un trapianto di faccia in Italia. Il delicato intervento è stato svolto all'ospedale romano Sant'Andrea, che fa parte dell'università La Sapienza. L'équipe coordinata dal chirurgo plastico e ricostruttivo Fabio Santanelli ha cominciato l'operazione nella tarda mattinata, dopo il prelievo dei tessuti effettuato nelle prime ore di sabato. La donatrice è una ragazza di 21 anni, vittima di un incidente stradale a Frosinone e ricoverata a Roma in rianimazione. La famiglia ha generosamente acconsentito all'espianto di tutti gli organi e al prelievo dei lembi del suo viso.

L'operazione è stata realizzata anche grazie alla collaborazione di una équipe specialistica di Zurigo. Il protocollo è altamente sperimentale ed è realizzato sotto la guida del Centro Nazionale Trapianti. In tutto sono una cinquantina le operazioni di questo tipo tentate a livello globale e una decina quelle eseguite in Europa, di cui la maggior parte in Francia. Erano tre anni che il Sant'Andrea aveva presentato il progetto di trapianto "multitessuto" al ministero della Salute, che lo aveva approvato. Finora, però, non era stato possibile realizzarlo per mancanza di donatori. L'operazione offre a pazienti che presentano complessi difetti di faccia cui le tecniche chirurgiche tradizionali non sempre garantiscono risultati funzionali ed estetici soddisfacenti. Si tratta di una procedura "life-improving", volta a migliorare la qualità di vita del paziente e facilitarne il reinserimento sociale, quando neoplasie, attacchi di animale, malattie neurodegenerative, ustione o traumi hanno determinato gravi malformazioni del volto. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata