Premiate le ricerche nel campo dell'immunoterapia

"Hanno stabilito un principio tutto nuovo di curare il cancro con l'immunoterapia'. Con questa motivazione la giuria di Stoccolma ha assegnato il Nobel per la Medicina all'americano James P. Allison e a Tasuku Honjo, giapponese.

Allison, 70 anni, ha studiato una proteina che funziona da freno per il sistema immunitario: agendo su quella proteina si 'libera' quel freno e si permette al sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali. Anche Honjo, 71 anni, ha scoperto una simile proteina, ma che funziona in modo leggermente diverso. Questa innovazione ha permesso di sviluppare nuovi trattamenti che si sono dimostrati efficaci in particolar modo contro il melanoma, un tumore della pelle aggressivo che ha lasciato la medicina finora impotente, uccidendo 50% dei pazienti entro un anno dopo la diagnosi.

Oggi i pazienti hanno una remissione di oltre dieci anni. Allison, che è professore all'università del Texas, e Tasuku Honjo, professore dell'università di Kyoto, nel 2014 hanno vinto per la loro ricerca il premio Tang, considerato la versione asiatica del Nobel. I due condivideranno i nove milioni di corone svedesi del premio Nobel, pari a circa 870mila euro. Saranno insigniti del riconoscimento da re Carlo XVI Gustavo di Svezia nella cerimonia ufficiale che si terrà a Stoccolma il 10 dicembre, anniversario della morte nel 1896 di Alfred Nobel, creatore dei premi Nobel. Per più di 100 anni, gli scienziati hanno tentato di 'coinvolgere' il sistema immunitario nella lotta contro il cancro: fino ad oggi gli sviluppi erano stati modesti. 

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