Primo decesso in Europa: in Francia un cinese di 80 anni della provincia di Hubei

In Cina continua la conta delle vittime del coronavirus. Siamo a quota 1.665 morti, escluse Hong Kong e Maca, e 68.500 contagi solo nella Repubblica popolare, secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità di Pechino. Oltre 69.000 i casi in tutto il mondo. La maggior parte dei decessi si contano nella provincia di Hubei, focolaio dell'epidemia. Solo quattro persone sono morte nel resto del pianeta: a Hong Kong, nelle Filippine, in Giappone e in Francia, dove ieri è deceduto un turista cinese di 80 anni. 

Intanto Niccolò è rientrato in Italia. È atterrato sabato alle 7.30 all'aeroporto di Pratica di Mare l'aereo dell'Aeronautica militare che ha rimpatriato il 17enne friulano bloccato per due volte a Wuhan, in Cina, a causa della febbre. Le condizioni di salute di Niccolò "sono buone" ed è risultato negativo al test del nuovo coronavirus. Il ragazzo "completerà ora il periodo di ricovero in isolamento", ha fatto sapere la direzione sanitaria dell'Istituto Spallanzani di Roma. "Bentornato a casa!", ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha atteso l'arrivo in aeroporto. Di Maio, secondo fonti diplomatiche, starebbe pensando ora a un volo per rimpatriare anche gli italiani che si trovano a bordo della nave da crociera Diamond Princess, messa in quarantena a Yokohama in Giappone. La notizia arriva dopo che l'ambasciata Usa a Tokyo ha fatto sapere che domani rimpatrierà i cittadini statunitensi a bordo della nave con un volo charter. Intanto l'epidemia da Covid-19 continua a diffondersi.

Sabato è stato confermato un decesso in Francia, il primo in Europa. Si tratta di un turista cinese di 80 anni che era stato ricoverato all'ospedale Bichat il 25 gennaio. L'uomo proveniva dalla provincia di Hubei, epicentro dell'epidemia, ed era arrivato in Francia il 16 gennaio. Nello stesso ospedale è stata ricoverata anche la figlia, che però, secondo i medici, sarebbe fuori pericolo. "Tutti i Paesi devono essere preparati per l'arrivo di casi di Coronavirus", ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolineando che "la Cina ha fornito tempo al mondo" ma "non sappiamo quanto". Si spendono miliardi a livello globale preparandosi a un attacco terroristico, "ma relativamente poco preparandosi all'attacco di un virus che potrebbe essere ben più letale" e questo è "pericolosamente miope", ha ribadito il direttore dell'Oms, sottolineando l'importanza della "solidarietà globale" per mettere fine all'epidemia.

Aiuti alla Cina arriveranno anche dall'Italia. Per far fronte alle esigenze sanitarie il ministero degli Affari esteri ha organizzato un volo umanitario della Cooperazione Italiana a sostegno delle attività di assistenza delle autorità cinesi nelle aree del Paese più colpite, in coordinamento con il meccanismo di protezione civile attivato dall'Unione europea. "Vogliamo rinnovare tutta la vicinanza al popolo e al governo cinese per lo sforzo che stanno portando avanti in questo momento", ha detto Di Maio in conferenza stampa a Pratica di Mare, cercando di dissipare i dubbi riguardo a una tensione nei rapporti con la Cina dopo il blocco dei voli diretti deciso dal governo. Ma a preoccupare l'esecutivo è anche l'impatto che il virus avrà sull'economia. Nei prossimi giorni verrà convocata una riunione straordinaria alla Farnesina con i rappresentanti delle imprese italiane per fare il punto e individuare le esigenze e le necessità per rispondere al contraccolpo dell'epidemia.

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