Sono 17 gli infettati dal batterio killer tra Bresso, Cormano e Cusano Milanino

Allarme legionella nel Milanese tra Bresso, Cormano e Cusano Milanino. Tre persone sono morte in tre giorni da lunedì scorso: l'ultima è una donna. Sale quindi il bilancio dei decessi e le vittime sono tutte anziane. Le prime due, un uomo e una donna, avevano 94 anni, l'ultima 84. Sono decedute per le complicanze sopraggiunte dopo aver contratto il batterio.

Salgono a 20 i casi di contagio accertati. Sono ricoverati tra l'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo e il Niguarda di Milano. Per capire dove si annida e da dove si propaga il batterio osservati speciali sono le situazioni in c'è nebulizzazione di acqua. "Anche – spiega l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera – i sistemi per l'irrigazione delle piante in luoghi pubblici e privati". Sono già stati fatti prelievi nell'acquedotto e non è stata trovata traccia del batterio della legionella, nella rete idrica dei comuni della Città Metropolitana.

La ATS della Città Metropolitana di Milano-Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria nei giorni scorsi è intervenuta, effettuando i campioni ambientali per la ricerca dell'agente patogeno ed è stata costituita una task force presso il Municipio di Bresso che sta coordinando gli interventi e fornendo le informazioni ai cittadini.

E' stato attivato sempre a Bresso un tavolo di lavoro con gli Amministratori dei condomini, nei quali si sono verificati i casi di legionellosi, per concordare gli interventi di sanificazione e bonifica necessari. Il Consorzio dell'Acqua Potabile ha campionato 13 punti diversi della città, con esito negativo rispetto alla presenza del batterio.

A Bresso l'amministrazione comunale, "in via precauzionale" ha chiuso l'orto di una delle anziane vittime. "Sottolineo che questo provvedimento è stato assunto solo in via cautelativa, perché siamo in attesa delle risultanze della campionatura per verificare la presenza di legionella nella conduttura idrica" dell'orto della vittima "e attendiamo gli esiti che richiedono 7-10 giorni", spiega il sindaco Simone Cairo. "Infatti – sottolinea sempre il sindaco – abbiamo chiuso subito le fontane pubbliche che nebulizzano i giochi d'acqua. La situazione questa volta però è più preoccupante di 4 anni quando, si registrarono 9 casi con un decesso da settembre 2014 a gennaio 2015. Questa volta infatti siamo vicini ai 20 casi e ci sono stati 3 decessi a oggi, in 3 giorni".

Dal primo cittadino di Bresso arriva l'auspicio che "alla collaborazione che abbiamo in questi giorni dagli enti locali e dalla Regione Lombardia si aggiunga quella dello Stato e del governo con la sua disponibilità di strutture di indagine, di mezzi e competenze, che potrebbero esserci molto utili".
 

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